Stasera in tv alle 21:10 su Rai Movie, canale 24 del digitale terrestre, arriva un film che ha segnato un’epoca: Gli anni più belli di Gabriele Muccino. Un racconto che attraversa quarant’anni di storia italiana e lo fa attraverso i volti, i sogni e le cadute di quattro amici: Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria e Micaela Ramazzotti. Non è solo un film. È uno specchio di ciò che siamo stati. E forse, di ciò che siamo diventati.
Dalle manifestazioni studentesche degli anni Ottanta ai matrimoni falliti, passando per Mani Pulite, l’11 settembre e la caduta del Muro di Berlino: ogni evento lascia un segno. Muccino usa la memoria come lente per guardare dentro l’anima di una generazione. Gli anni più belli è anche un film che unisce il grande pubblico con la critica. Ha ricevuto sette nomination ai Nastri d’Argento nel 2020, tra cui miglior film e miglior regia. Ha vinto il Premio Nino Manfredi grazie alla performance intensa di Claudio Santamaria. La colonna sonora è firmata dal premio Oscar Nicola Piovani. Il brano che dà il titolo al film è un inedito scritto per l’occasione da Claudio Baglioni. Emma Marrone, cantante amatissima, debutta nel ruolo della compagna di Riccardo. E sorprende con una naturalezza rara.
Nel cast ci sono anche Nicoletta Romanoff e Francesco Acquaroli, insieme ai figli del regista, Penelope e Ilan Muccino, che interpretano i figli dei protagonisti. Girato tra Roma, Napoli, Ronciglione e gli studi di Cinecittà, il film si ispira apertamente a capolavori del passato come C’eravamo tanto amati di Ettore Scola e Una vita difficile di Dino Risi.

Perché il film stasera in tv può colpirti al cuore (anche se non ami Muccino)
Gli anni più belli non è un film perfetto. Ma è profondamente umano. Racconta la fragilità, il rimpianto, la voglia di rimediare. E quella nostalgia tenera che solo gli amici veri riescono a evocare. Giulio (Favino) è un avvocato brillante ma stanco. Ha perso se stesso, mentre accumulava successi. Paolo (Kim Rossi Stuart) è un insegnante idealista, rimasto fedele ai suoi principi anche quando tutto intorno cambiava. Riccardo (Santamaria) sogna ancora, anche se la vita lo mette all’angolo. Gemma (Ramazzotti) cerca amore, ma trova troppi silenzi. Ognuno di loro ha un pezzo di noi. Anche nei fallimenti, anche nei tradimenti. Quando Gemma sceglie Paolo, ma poi ama in segreto Giulio, il gruppo si spezza. Ma non si rompe davvero. Perché la vera amicizia resiste al tempo, agli errori e perfino alla distanza.
La forza del film sta nella continua sovrapposizione tra vicende private e storia collettiva. E nella capacità di farci riflettere sul tempo che passa e su ciò che resta. Non è nostalgia facile. È una resa dei conti con il passato, che sa commuovere senza indulgere. Il pubblico lo ha capito. Nel 2020, il film è stato il più visto in sala nella settimana della riapertura post-lockdown. Ha incassato oltre 5,4 milioni di euro.
In TV ha fatto il pieno di ascolti. Quasi tre milioni di spettatori l’hanno scelto nella sua ultima messa in onda in chiaro. Segno che emoziona ancora, e non solo chi l’ha vissuto. Muccino firma qui il suo film più maturo. Abbandona le urla e i drammi esibiti, per abbracciare una coralità più contenuta, più universale. E soprattutto più vera.
Gli anni più belli ha aperto la strada a nuovi racconti italiani. Ha ispirato altri registi a osare di più. A raccontare generazioni intere, non solo individui. Guardarlo stasera può significare molte cose. Per alcuni sarà un tuffo nel passato. Per altri, la scoperta di un film profondo e attuale. Ma per tutti sarà un’occasione per fermarsi. E pensare a quali legami sono sopravvissuti. A chi, nonostante tutto, è rimasto. Stasera in tv, su Rai Movie. Non perderlo.
