Non è una scena da set cinematografico, non è una pubblicità, è solo Gianni Morandi con un dolce tra le mani e un sorriso largo quanto il cuore.
Domenica scorsa, in una cucina calda di risate e affetto, il cantante di Monghidoro sorprende tutti. Al centro della tavola non c’è un semifreddo. Né una macedonia leggera. Ma il dolce più emblematico della tradizione napoletana. Insieme a lui ci sono Anna Dan, la moglie che lo accompagna da sempre, e amiche di famiglia come Sabrina Laganà, Caterina Maciariello, Silvana Casato Mondella. E nella foto scattata e condivisa, c’è tutto: autenticità, famiglia, sapori veri. Sui social, l’immagine ha fatto il giro del web. La caption è semplice ma potente: “La pastiera napoletana!”
Morandi non sta promuovendo nulla. Non sta lanciando un disco. Sta solo vivendo. Condividendo un momento che è memoria collettiva. E il dolce, anche se “fuori stagione”, è protagonista assoluto. Il suo gesto ha un significato forte. Scegliere la pastiera a giugno è un atto d’amore. Per le radici, per la cucina delle nonne, per quella parte di noi che non guarda il calendario quando sente nostalgia. In un’estate di granite, sorbetti e bowl, Morandi ci ricorda che il gusto vero non va mai in vacanza.

Gianni Morandi e la sua pastiera napoletana, vuoi rifarla anche tu? Ecco la ricetta della tradizione
Dolce tipico della Pasqua, la pastiera ha un profumo che riempie le case e una storia che abbraccia secoli. Farla in casa non è impossibile. Serve solo un po’ di pazienza e tanto cuore. Ecco la ricetta classica napoletana, quella che potrebbe aver ispirato proprio la famiglia Morandi.
Ingredienti per uno stampo da 26 cm:
Per la pasta frolla:
- 500 g di farina 00
- 250 g di burro freddo
- 200 g di zucchero
- 3 tuorli + 1 uovo intero
- Scorza grattugiata di 1 limone
- Un pizzico di sale
Per il ripieno:
- 500 g di ricotta di pecora
- 400 g di grano cotto
- 350 g di zucchero
- 4 uova + 2 tuorli
- 100 ml di latte
- 50 g di canditi (arancia e cedro)
- 1 fialetta di fiori d’arancio
- Scorza grattugiata di 1 arancia
- Una bustina di vanillina
- Un pizzico di cannella
Procedimento:
- Prepara la frolla. Lavora farina, burro e zucchero. Aggiungi uova, limone e sale. Fai riposare in frigo per un’ora.
- Cuoci il grano in un pentolino con latte e scorza d’arancia per circa 10 minuti. Deve diventare cremoso.
- Passa la ricotta al setaccio. Uniscila allo zucchero, poi aggiungi uova, vanillina, scorze, canditi, fiori d’arancio e cannella.
- Unisci il grano alla crema di ricotta. Amalgama con delicatezza.
- Stendi la frolla nello stampo imburrato. Versa il ripieno e livella.
- Crea le classiche strisce di pasta sopra il dolce, a losanghe.
- Cuoci in forno statico a 170°C per circa 60-70 minuti. Deve dorare.
- Fai raffreddare e lascia riposare almeno 24 ore prima di servire. Il tempo è un ingrediente fondamentale.
La pastiera non si improvvisa. Si aspetta. E quando arriva, profuma di limone, famiglia e infanzia. Un po’ come le canzoni di Gianni. Non serve essere napoletani per emozionarsi con questo dolce. Basta avere voglia di riscoprire gesti semplici. O di regalarsi un attimo fuori dal tempo. Come ha fatto lui. Perché a volte, la felicità è nascosta tra una frolla friabile e un ripieno di ricordi.
