Sardegna, rifugio marino per Elisabetta Canalis: la meta spartana più desiderata d’Italia

Costume verde, pelle dorata dal sole, uno sfondo che toglie il fiato, mare cristallino e bastioni antichi: Elisabetta Canalis ha scelto Alghero in Sardegna.

L’ex velina è sbarcata in Sardegna, la sua terra d’origine, ma questa volta lontano dal lusso. Nessun resort esclusivo, niente paparazzi in barca. Solo spiagge libere, focaccia sulla battigia e tramonti aranciati sul mare di Porto Conte. Le foto parlano da sole: Elisabetta si gode Alghero come una turista qualunque. Capelli al vento, sandali bassi, uno zaino leggero. E intorno, il fascino di una città sospesa tra Catalunya e Sardegna, tra pietra viva e acqua salata. In queste ore, il suo profilo Instagram è diventato una finestra aperta su una vacanza autentica. E quella che sembrava una fuga intima sta già diventando tendenza. Perché Alghero non è solo bella: è anche accessibile. Lo conferma il suo stile: zero hotel 5 stelle, sì a bici, panini e trekking. Una vacanza low budget, tutta da copiare.

Sardegna
Elisabetta Canalis in Sardegna

Sardegna, Alghero a portata di tutti: l’itinerario spartano che ha conquistato Canalis (e può conquistare anche te)

Giorno 1 – Bastioni, cattedrali e scorci senza tempo

Il centro storico di Alghero si gira a piedi, senza fretta. Le mura antiche e i bastioni Cristoforo Colombo fanno da cornice a una passeggiata tra torri, piazze e profumo di salsedine. Visita gratuita alla Cattedrale di Santa Maria. Tappa obbligata nelle chiese di San Michele e San Francesco, tra arte sacra e silenzio prezioso. Un salto al Museo del Corallo (5 euro) racconta la vera anima artigiana della città. Per la pausa pranzo? Focaccia calda e pizza al taglio (3-5 euro) in Piazza Civica, tra studenti, anziani e turisti da tutto il mondo. La sera si cena con 15 euro in trattoria, magari con una zuppa di pesce o una fregula alle vongole.

Giorno 2 – Nuraghi, natura e spiagge libere

Prendi un bus (1,50 euro) o una bici e raggiungi il Complesso Nuragico di Palmavera. Biglietto 6 euro. Un salto nel passato millenario della Sardegna, immerso nella macchia mediterranea. Prosegui verso il Lago di Baratz, l’unico lago naturale dell’isola. Ingresso gratuito, camminate leggere, silenzio e gabbiani. Nel pomeriggio: spiagge. Libere, pulite, perfette. Le Bombarde e Maria Pia sono a pochi chilometri. Ombrellone, telo, e la libertà di restare fino al tramonto.

Giorno 3 – Grotta di Nettuno e sentieri sospesi sul mare

Da Alghero partono autobus per Capo Caccia. Ma se hai energia, affronta la Scala del Capriolo: 654 gradini con vista mare. L’ingresso alla Grotta di Nettuno costa 14 euro, ma ne vale ogni centesimo. Dopo, un trekking leggero a Punta Giglio. Il Parco di Porto Conte offre sentieri panoramici gratuiti. In alternativa, si torna in città e ci si regala un’ultima giornata tra calette e scogli. Colazione al bar (2-3 euro), panino al volo (4 euro), pizza in riva al mare per cena (8-10 euro).

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Elisabetta Canalis (@littlecrumb_)

Quanto costa? Meno di 250 euro in totale. Volo incluso.

Con un volo low cost (da 40 euro A/R), una stanza condivisa o un campeggio, bastano 3 giorni per vivere la stessa esperienza di Canalis. Senza filtri, senza lusso, ma con tutto il sapore della vera estate italiana. Ad Alghero, il tempo si ferma. I colori sembrano più intensi. E ogni tramonto ha il sapore di una scoperta. Non serve altro: solo partire. Come Elisabetta, puoi farlo anche tu.

Lascia un commento