RaiPlay, thriller (tratto da un bestseller) che ha fatto tremare il cinema americano: Emily Blunt crolla, sospetti ovunque, finale mozzafiato

Emily Blunt non è mai stata così vulnerabile: il suo volto trasuda dolore, smarrimento, rabbia in La ragazza del treno, disponibile su RaiPlay. Qui l’attrice britannica regala una delle performance più intense della sua carriera.

Il film, diretto da Tate Taylor e tratto dal romanzo bestseller di Paula Hawkins, è un thriller psicologico che ha fatto discutere Hollywood. Una storia cupa, disturbante, in cui nulla è come sembra. Al centro del racconto c’è Rachel Watson, donna devastata dal divorzio e da un alcolismo che le ha cancellato la memoria e la fiducia in se stessa. Ogni giorno prende lo stesso treno. Ogni giorno osserva dalla finestra la casa del suo ex marito, Tom, ora sposato con Anna. Accanto a loro vive una coppia che Rachel idealizza: Megan e Scott Hipwell. Ma tutto crolla quando la donna intravede Megan con un altro uomo. Poco dopo, Megan scompare nel nulla.

Sospetti. Vuoti mentali. Bugie. Rachel si convince di aver visto qualcosa di importante. Di essere coinvolta. Inizia a indagare da sola, fingendo di essere un’amica. Si avvicina a Scott. Mente al Dott. Kamal Abdic, il terapeuta di Megan. Si confronta con la detective Riley. Ma la verità, come spesso accade nei thriller più riusciti, arriva solo quando tutto sembra perduto.

Il cast è stellare. Accanto a Emily Blunt, ci sono Haley Bennett, Rebecca Ferguson, Justin Theroux, Luke Evans, Édgar Ramírez, Lisa Kudrow, Laura Prepon e Allison Janney. Un mosaico di volti e sospetti.

Il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui nomination ai BAFTA e agli Screen Actors Guild Awards per la miglior attrice protagonista. Emily Blunt è stata premiata anche ai Saturn Awards. La colonna sonora, firmata Danny Elfman, ha vinto il BMI Film Music Award.

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Emily Blunt ne La ragazza del treno

RaiPlay, dietro ogni sguardo, una ferita: il thriller che ha cambiato il modo di raccontare le donne

Rachel non è un’eroina. Non è nemmeno affidabile. Ma è vera. È una donna rotta, in cerca di una via d’uscita dal proprio dolore. E questo la rende potentissima. La forza del film sta tutta qui: nel mostrare il caos mentale con onestà, senza filtri. Non si tratta solo di scoprire un colpevole. Si tratta di affrontare i propri fantasmi. Di sopravvivere a se stessi.

Come Gone Girl di David Fincher, a cui è spesso paragonato, La ragazza del treno adotta una struttura frammentata. Più punti di vista, più livelli di menzogna. Ma qui c’è meno cinismo e più fragilità. Il successo del film ha lasciato un segno nel cinema di genere. Dopo il suo exploit, DreamWorks ha prodotto altri adattamenti da Paula Hawkins. Nel 2021 è uscito anche un remake indiano. Ma l’originale resta il più viscerale.

La ragazza del treno ha dimostrato che il pubblico è pronto per storie oscure, imperfette, vere. Dove le donne non sono né vittime né carnefici. Sono esseri umani complessi. E fanno paura proprio per questo. Se non l’hai ancora visto, questa è l’occasione. Solo su RaiPlay. Un thriller che non ti lascerà in pace. E che, forse, ti costringerà a guardarti allo specchio.

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