Manca pochissimo: oggi, 27 giugno, Netflix toglierà dal catalogo uno dei film italiani più originali e umani degli ultimi anni: Cattiva coscienza. Una commedia? Anche. Ma c’è molto di più. Amore, caos, filosofia e un pizzico di fantasy, tutti dentro un film che non ti aspetti. Lo ha diretto Davide Minnella, presentato in anteprima al Taormina Film Fest nel 2023. Ha conquistato sale, premi e ora anche lo streaming. Nel cast trovi un mix esplosivo: Francesco Scianna, Matilde Gioli, Filippo Scicchitano, Beatrice Grannò, Caterina Guzzanti, Giovanni Esposito, Drusilla Foer.
Cattiva coscienza è un piccolo miracolo nel panorama italiano. Una favola urbana che mescola la serietà dell’anima con la leggerezza dell’ironia. Filippo è un avvocato perfetto. Troppo perfetto. Dietro di lui, invisibile ma sempre presente, lavora Otto: la sua coscienza. Otto è la migliore del paese. Vive nel Mondo Altro, una dimensione parallela dove tutte le coscienze guidano gli umani tramite microfoni e schermi. Una specie di call center esistenziale. Ma succede qualcosa. Filippo si distrae. Incontra Valentina, una ragazza libera, disordinata, affascinante. E la vita, da quel momento, cambia tutto. Filippo lascia la fidanzata storica, Luisa. Si allontana dal percorso tracciato. E Otto, nel tentativo di salvare tutto, scende tra gli umani. Ma finisce per perdersi anche lui. E si innamora. Sì. La coscienza perde la bussola. E comincia a capire che forse vivere è anche sbagliare, cadere, ridere delle proprie incoerenze.

Netflix, un film che racconta ciò che non si dice: l’errore come libertà
È qui che Cattiva coscienza colpisce al cuore. Non racconta solo una storia d’amore. Racconta la fatica di scegliere, la bellezza del rischio. Le scene si alternano tra una Roma tangibile e un Mondo Altro stilizzato, ispirato agli ambienti Fiat, ma popolato da tute blu e ologrammi surreali. La porta tra i mondi? Un bagno chimico. Esatto. Un dettaglio geniale, ironico e perfetto per raccontare quanto l’esistenza sia spesso assurda. Drusilla Foer appare come un ologramma autorevole e bizzarro: la Presidentessa delle coscienze. Un tocco surreale che regala leggerezza e profondità insieme.
Il film ricevuto due nomination ai Nastri d’Argento 2024: miglior attore (Scianna) e miglior attrice (Gioli). E Matilde Gioli ha vinto il Filming Italy Award. La cosa più rara? Non è una commedia “che fa ridere e basta”. Ti fa pensare, ridere e soprattutto ti autorizza a sbagliare. In un paese che spesso giudica troppo. Ha qualcosa della Pixar, qualcosa della commedia americana anni ’80. Ma soprattutto ha un cuore tutto italiano, capace di raccontare imperfezione e libertà.
Un film così non passa spesso. E non resterà online ancora a lungo. Hai tempo fino a stasera. Poi sparisce. E potrebbe non tornare più. Guardalo adesso, prima che sia troppo tardi. Non è solo una storia. È una piccola rivoluzione, travestita da commedia leggera.
