Veneto, Rocío Munoz Morales in fuga romantica (ma senza Raoul Bova): la meta più poetica d’Italia

Un cappellino con su scritto “not a doll”, un sorriso contagioso e la libertà di chi non ha nulla da dimostrare: Rocío Munoz Morales è stata in Veneto, a Verona senza Raoul Bova. Ma il suo viaggio è tutt’altro che solitario. È pieno di luce, arte e autenticità.

Tra le pietre millenarie dell’Arena di Verona, Rocío cammina leggera. Indossa shorts bianchi, camicia nera a pois e un’eleganza senza sforzo. Il suo stile è minimal. I suoi occhi raccontano meraviglia. Lo sfondo? Una delle piazze più iconiche d’Italia: Piazza Bra, sotto un cielo limpido. Non serve un red carpet. Bastano i ciottoli caldi del Veneto e un po’ di coraggio per viaggiare da soli. Rocío lo fa con grazia e curiosità.

In uno degli scatti, la vediamo abbracciare la statua di Giulietta, tra i muri in mattoni della Casa di Giulietta. Il simbolo dell’amore eterno, ma anche della speranza. Rocío osserva, tocca, sorride. Non interpreta un ruolo. Vive il momento, e lo fa in un luogo dove ogni angolo sa di cinema e poesia. Via Mazzini, Piazza delle Erbe, il Ponte Pietra. Tutti scorci che si intrecciano ai suoi passi come un set a cielo aperto.

La Morales si ferma nei caffè all’aperto, tra le facciate colorate e le voci leggere della gente. Il suo viaggio è fatto di luoghi veri e sensazioni semplici. Lo sguardo è quello di chi non ha fretta. La fotocamera coglie la luce e l’intimità del momento. Una donna, da sola, ma piena di bellezza da offrire. Un viaggio personale, quasi terapeutico. Nessuna posa forzata. Solo dettagli che parlano. E Verona diventa lo specchio perfetto di questa femminilità contemporanea.

Veneto
Alcune immagini di Rocio Munoz Morales in Veneto, a Verona. Fonte: Instagram

Come Rocío Munoz Morales: scopri il Veneto e Verona con pochi euro (ma cuore aperto)

Chi ha detto che serve un budget da diva per vivere qualcosa di speciale? Rocío lo dimostra: anche il Veneto sa essere poetico con poco. Treno regionale da Milano, Bologna o Venezia: arrivi a Verona con meno di 15 euro. La stazione è a 15 minuti a piedi dal centro. Ti muovi a piedi tra vicoli, piazze, scorci. Oppure usi i mezzi pubblici con la Verona Card (20€ per 24 ore, 25€ per 48h). Include ingressi e bus.

Dove dormire? Scegli ostelli e B&B da 25 a 45€ a notte. Atmosfera autentica, prezzi bassi. Dove mangiare? Colazione in pasticceria (2-3€), panini o pizza al taglio (5€), cena in osteria tipica (12-18€). Evita i ristoranti nelle piazze principali. Cerca i locali nelle vie secondarie o i take-away gourmet. E porta una borraccia: l’acqua è gratis ovunque.


Giorno 1: Arena di Verona, Via Mazzini, Casa di Giulietta, Piazza delle Erbe, Ponte Pietra, Castel San Pietro.

Giorno 2: Castelvecchio, Arco dei Gavi, Via Sottoriva, Porta Borsari, Giardino Giusti (ingresso ridotto), e un picnic sulle mura.

Puoi vedere molto, spendere poco e sentire tanto. Come Rocío. Perché la vera fuga romantica a volte non è con qualcuno. È con sé stessi. E Verona – anzi, il Veneto – è il posto perfetto per cominciare. Una meta poetica. Una donna libera. Una storia da copiare, almeno per un weekend.

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