Kevin Spacey è tornato. Non su un set, almeno non ancora. Ma in pubblico, sotto i riflettori dell’Italian Global Series Festival, l’attore ha pronunciato parole che hanno fatto tremare il passato. E forse anche il futuro.
“Il meglio deve ancora venire”, ha detto sul palco durante la serata di premiazione di lunedì 23 giugno. Una frase che risuona come una promessa. O forse come un invito a rileggere il personaggio che ha segnato una generazione: Frank Underwood. Alla conferenza stampa di oggi, Spacey ha approfondito il senso del suo lavoro. E lo ha fatto con una lucidità rara, lasciando intravedere qualcosa che va oltre lo schermo. “Non credo ci sia differenza tra recitare per un film o per una serie. C’è buona recitazione e cattiva recitazione, tutto qui”, ha detto con fermezza. Poi ha aggiunto, quasi per i giovani attori presenti: “Non scegliete la fama, scegliete la verità”.
Netflix, Beau Willimon, Robin Wright, Washington D.C., Frank Underwood. Tutto questo – e molto di più – è stato House of Cards. Una serie nata nel 2013, diventata rapidamente simbolo del potere raccontato con brutalità, eleganza e ironia glaciale. E se ora quel mondo, improvvisamente, tornasse ad avere voce?

Kevin Spacey: una frase, un’ombra e un ritorno che non è impossibile
Durante l’incontro il moderatore responsabile dell’Italian Global Series Festival gli ha chiesto se House of Cards fosse stata profetica in qualche modo. La risposta è arrivata netta, eppure piena di implicazioni. “Penso che non possiamo essere capaci di anticipare o scrivere il futuro, ma probabilmente siamo stati molto più profetici di quanto immaginassimo…”. Parlava del modo in cui il pubblico oggi percepisce la politica. Del fatto che quella serie, con i suoi intrighi e tradimenti, forse ha raccontato più verità di quanto si pensasse nel 2013. Oggi, quella frase pesa. Soprattutto se arriva da un uomo che con la politica della finzione ha giocato fino all’osso. Che ha dato corpo e voce a uno dei personaggi più manipolatori mai scritti per la TV.
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Kevin Spacey, premiato con un Golden Globe per la sua interpretazione nel 2015, è stato travolto da uno scandalo nel 2017. Netflix lo ha escluso dalla sesta stagione della serie, che ha poi visto protagonista Robin Wright nei panni di Claire Underwood. Processi, assoluzioni, cause civili. Il tempo è passato, ma l’impronta di Frank Underwood non si è cancellata. E oggi sembra addirittura poter riemergere? Il tono con cui Spacey parla del suo passato è cambiato. Più che rivendicazione, è desiderio di chiarezza. Di tornare a raccontare storie. Forse proprio quella storia lì, lasciata sospesa tra morte e silenzio.
“Nessun essere umano è un titolo. Ed è lo stesso per i personaggi”, ha detto oggi. E se Frank Underwood fosse rimasto lì, in attesa di un nuovo sguardo, di una nuova forma? Nessuno può negare che Kevin Spacey sappia ancora catturare l’attenzione. E forse proprio per questo, la frase “Il meglio deve ancora venire” suona come più di una semplice battuta. Non è una notizia, ancora. Non c’è nulla di ufficiale. Ma con Kevin, si è mossa anche l’ombra di House of Cards. Nel frattempo, la politica reale continua a somigliare sempre più a quella della fiction. E noi, forse, abbiamo solo bisogno di qualcuno che ce lo racconti ancora.
