Altro che aglio, olio e peperoncino: Alessandro Borghese cucina lo spaghettone più audace dell’estate 2025

Crème fraîche, peperoni arrosto, capperi fritti, aringa affumicata e menta fresca :no, non è un sogno gastronomico, è la nuova ricetta di Alessandro Borghese, e sa già di successo estivo.

L’ha lanciata su Instagram in un video pieno di energia, come suo solito. Lo chef televisivo, volto di programmi come “4 Ristoranti”, l’ha definita così: “Nord Europa che flirta con il Sud Italia. Un piatto che sa di estate, ma con l’accento sbagliato! Hahahahahahaha.” Il protagonista? Lo spaghettone. “Buonissimo, saporito, è il più grosso”, dice Borghese. Una pasta importante, per un sugo inaspettato. In pochi minuti, la clip è diventata virale. I follower commentano con stupore e desiderio. L’estate 2025 sembra già avere il suo piatto iconico. La ricetta ha tutto: ironia, identità, tecnica e un tocco internazionale. È l’estetica social che diventa gusto vero. E conquista il pubblico anche lontano dai fornelli.

Alessandro Borghese
Lo spaghettone di Alessandro Borghese. Fonte: Instagram

Peperoni, aringa e crème fraîche: la pasta di Alessandro Borghese che sorprende

Il procedimento è tanto semplice quanto geniale. Si parte da un peperone intero, arrostito in microonde. Una volta morbido, si pela e si frulla con:

  • sale
  • olio extravergine d’oliva
  • un’acciuga
  • basilico fresco

Nel frattempo, si prepara una crème fraîche casalinga: panna mescolata con un po’ di limone. Semplice ma di effetto, perfetta per bilanciare la sapidità. Poi, arriva il colpo di genio: friggere i capperi fino a renderli croccanti. Pestati e inseriti nella crema di peperoni, danno croccantezza e sapore profondo. Un pizzico di peperoncino per la nota piccante. E l’aringa affumicata, tagliata sottile, per il contrasto nordico. Un sapore marino, ruvido ma elegante.


Infine, si cuoce lo spaghettone in abbondante acqua salata. Si scola al dente e si condisce direttamente con la salsa di peperone. A freddo, si impiatta con:

  • filetto d’aringa
  • una cucchiaiata di crème fraîche
  • qualche fogliolina di menta

Il risultato? Un’esplosione di consistenze e profumi. Fresco, sapido, cremoso, aromatico. Il tutto, in un piatto che racconta storie e confini. È la cucina dell’identità mista, quella che Borghese ama. Dove il ricordo del Sud incontra il fascino affumicato del Nord. Dove l’ironia si sposa con la tecnica. Questa non è solo una ricetta. È una dichiarazione d’intenti. È l’invito a cambiare rotta e dimenticare i soliti primi estivi. Anche solo per un giorno. Non ci sono pomodori, né parmigiano. Ma c’è personalità da vendere. E un’estetica elegante, fatta di colori caldi e tocchi nordici.

Forse, non conquisterà i puristi della tradizione. Ma lascerà il segno a chi cerca qualcosa di diverso. E questo, nel 2025, è più importante che mai. La pasta dell’estate è servita. Non te la far scappare, soprattutto per una cena tra amici o per un pranzo domenicale in famiglia. Lo spaghettone, d’altronde, convince sempre chiunque lo assapori in una forchettata. Questo, ancora di più.

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