Stasera in tv torna il gioiello del cinema giudiziario tratto dal bestseller che travolse il pubblico (legge, fede, destino)

Un romanzo che ha fatto discutere dà luogo a un film che ha lasciato il segno e che torna stasera in tv. Un’attrice che regala una delle sue interpretazioni più toccanti.

Oggi, lunedì 16 giugno, Rai 5 (canale 23 del digitale terrestre) trasmette alle ore 21:13 The Children Act – Il verdetto. Un gioiello del cinema giudiziario tratto dal romanzo La ballata di Adam Henry di Ian McEwan, autore anche della sceneggiatura. La protagonista è Emma Thompson, in una performance che ha emozionato critica e pubblico. Accanto a lei, un cast stellare: Stanley Tucci, Fionn Whitehead, Ben Chaplin e Nikki Amuka-Bird. Il film è diretto da Richard Eyre, già noto per Note on a Scandal. Presentato al Toronto International Film Festival, ha ricevuto premi e nomination in Europa e Stati Uniti.

La storia ruota intorno a un conflitto morale e giudiziario. Fiona Maye, giudice dell’Alta Corte britannica, deve decidere se autorizzare una trasfusione a un ragazzo, Adam Henry, malato di leucemia e contrario alle cure per motivi religiosi. Lui è minorenne. I genitori, Testimoni di Geova, lo sostengono. Ma Fiona ha il compito di proteggere il suo benessere, come prevede il Children Act, una legge chiave del sistema britannico. Per capire davvero cosa sia giusto fare, Fiona decide di incontrarlo. Quel momento cambia entrambi. Adam la guarda con ammirazione e affetto. Lei, per la prima volta, si confronta con i suoi limiti emotivi. La sentenza salva Adam, ma apre una ferita profonda. Nulla sarà più come prima.

Stasera in tv
Stanley Tucci in The Children Act, stasera in tv

Stasera in tv: quando la giustizia si intreccia con l’anima, un film che lascia il segno

The Children Act – Il verdetto non è solo un legal drama. È una riflessione delicata e potente su quanto sia complesso decidere per gli altri. Soprattutto quando si tratta di vita o di morte. Emma Thompson porta sullo schermo una donna forte, ma anche stanca, vulnerabile, ferita. Il suo sguardo dice molto più delle parole. Il suo silenzio, nei momenti chiave, è assordante.

Il giovane Fionn Whitehead, già visto in Dunkirk, incarna Adam con sensibilità rara. La loro scena insieme, mentre leggono Down by the Salley Gardens di W.B. Yeats, è struggente. Una delle più intense del film. Il film ha vinto il Premio Andreas al Norwegian International Film Festival. Ha ottenuto nomination al London Critics Circle, ai Chlotrudis Awards e ai Cinema for Peace Awards. Anche la scenografia, curata con precisione, è stata premiata.

La pellicola ha avuto successo anche in Italia, incassando oltre due milioni di euro. Un risultato raro per un’opera così riflessiva e priva di facili effetti. Il messaggio centrale resta attualissimo: dove finisce la libertà religiosa e dove inizia il dovere di salvare una vita?

Il film ha influenzato altri adattamenti di romanzi dello stesso autore, mostrando che si può mantenere la profondità narrativa anche sul grande schermo. Soprattutto quando è lo scrittore a firmare la sceneggiatura. Inoltre, ha riportato al centro del cinema contemporaneo temi come l’etica medica, il diritto all’autodeterminazione e le conseguenze emotive delle sentenze.

Non è un film da sottofondo. È un film da sentire. Da vivere. Stasera in tv, su Rai 5, sarà possibile vedere (o rivedere) una storia che ci interroga, ci mette in crisi e ci lascia con più domande che risposte. Ma forse è proprio questo che rende The Children Act – Il verdetto un’opera così necessaria. Un film che scava, colpisce e resta. Perché la legge è fatta di norme, ma anche – e soprattutto – di esseri umani.

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