Stasera in tv Michael B. Jordan, Sylvester Stallone, Ryan Coogler. Tre nomi, una storia: Creed – Nato per combattere. Va in onda oggi su Italia 1 alle 21:20. Un cult moderno. Un film che ha ridato voce a una leggenda. E ha sfiorato l’Oscar con una delle interpretazioni più emozionanti della carriera di Stallone.
Creed è molto più di uno spin-off della saga Rocky. È un viaggio tra dolore, memoria e redenzione. Diretto da Ryan Coogler, regista già acclamato per Fruitvale Station, il film racconta la storia di Adonis Johnson, figlio illegittimo di Apollo Creed, morto prima della sua nascita. Adonis cresce nella rabbia e nel lusso. Ma dentro ha il fuoco. Quello del ring. Quello del padre. Lascia tutto. Fugge dalla sua vita agiata. E vola a Filadelfia. Lì incontra Rocky Balboa. Non più pugile. Ma uomo segnato, stanco, malato. Tra loro nasce un legame profondo. Non solo sportivo. Umano. Intimo. Rocky diventa il mentore, la guida, quasi un secondo padre.
Nel cast troviamo anche Tessa Thompson, nei panni di Bianca, cantante con ipoacusia e grande forza interiore. Phylicia Rashad è Mary Anne Creed, vedova di Apollo e madre adottiva di Adonis. Tony Bellew interpreta “Pretty” Ricky Conlan, campione mondiale e rivale finale. Compaiono anche i pugili veri Andre Ward e Gabriel Rosado.
Il film è stato accolto con entusiasmo dalla critica. Ha riportato Stallone alla ribalta. Golden Globe vinto. Oscar sfiorato. La sua settima volta nei panni di Rocky commuove e convince. È la sua prova più umana. Più fragile. Più reale. Un cult. Sì. Ma anche una rivoluzione del cinema sportivo. Emozioni vere. Pugni veri. Dolore vero. Con un cuore che batte forte, scena dopo scena.

Stasera in tv: un’eredità da onorare, una nuova leggenda che nasce
Creed non è nostalgia. È futuro. Il passaggio del testimone. Dal mito alla nuova generazione. Adonis non vuole il nome. Vuole meritarselo. E lo fa. Allenandosi con sangue e fatica. Lottando sul ring. Ma anche contro se stesso. Contro i suoi fantasmi. Il climax arriva a Liverpool. Un match contro Conlan. Una battaglia. Fisica e simbolica. Non importa il verdetto ai punti. Adonis ha già vinto. Ha conquistato il rispetto. Del pubblico. Di Rocky. Di se stesso.
Curiosità? La prima scena fu girata durante una vera partita dell’Everton, a Goodison Park. Con migliaia di tifosi veri come comparse. Michael B. Jordan si è allenato con pugili professionisti per dieci mesi. Ha combattuto contro atleti veri. Ha indossato i pantaloncini di Apollo. E ha trasformato la mitologia in carne viva.
Il successo del film ha portato due seguiti: Creed II nel 2018 e Creed III nel 2023. Una trilogia che ha riscritto il cinema sportivo. Che ha saputo toccare temi come identità, paternità, malattia, inclusione. Sempre con il cuore al centro. Stasera in tv, su Italia 1, non è solo un film. È un viaggio. Dentro il ring. Dentro l’anima, in una delle saghe più iconiche della storia del cinema. Per chi ha amato Rocky. Per chi ama le storie vere e per chi cerca verità, dolore e forza. Creed è il film giusto. Un’ora e mezza di verità. E un’esplosione di emozioni.
