Altro che brioche! La colazione spagnola di Martina Colombari è poesia: puoi prepararla anche tu (senza andare fino a Maiorca)

Martina Colombari è in viaggio a Maiorca, l’isola spagnola delle Baleari famosa per il mare turchese e la cucina piena di sapori autentici. Ma oggi, a sorprendere i fan, non è stata una spiaggia da cartolina. Bensì una colazione.

In una Instagram Story pubblicata poche ore fa, l’attrice e conduttrice romagnola si mostra con il sorriso di chi ha appena scoperto un piccolo tesoro: la ensaimada. Un dolce che è simbolo di Maiorca, tanto quanto la paella lo è della Spagna. Martina, piatto alla mano, scrive: “Da grande golosa vuoi non provare l’ensaimada…?”. Ed è subito voglia di scoperta. Perché non è solo una foto carina: è il racconto di un’esperienza autentica. Un momento semplice che sa di felicità, di pasta soffice e zucchero a velo.

Martina Colombari
Martina Colombari a Maiorca assaggia l’ensaimada

Martia Colombari prova l’ensaimada: che cos’è e perché dovresti provarla (anche se sei lontano da Maiorca)

La Ensaimada de Mallorca è molto più di un dolce: è un rituale. Si prepara con ingredienti semplici, ma la lavorazione è lunga e richiede pazienza. Il nome deriva da “saïm”, che in catalano significa “strutto”. Sì, perché è proprio lo strutto a donare alla pasta quella consistenza unica, stratificata e soffice insieme. Arrotolata a spirale, l’ensaimada sembra quasi un’opera d’arte. E il profumo? Ti conquista appena esce dal forno. Ma la buona notizia è che puoi prepararla anche tu, nella tua cucina. Basta seguire i passaggi con calma. Ecco una ricetta fedele alla tradizione maiorchina, perfetta anche senza voler prendere un volo.

La ricetta tradizionale dell’ensaimada maiorchina provata da Martina Colombari: come prepararla a casa passo dopo passo

Ingredienti per 8-12 porzioni

  • 500 g di farina forte (tipo Manitoba)
  • 175 g d’acqua
  • 50 g di lievito madre liquido (oppure 10 g di lievito di birra fresco)
  • 100 g di zucchero semolato
  • 75 g di tuorli (circa 4)
  • 10 g di sale
  • 50 g di burro morbido (oppure strutto)
  • 30-40 g di strutto per la sfogliatura (o burro)
  • Zucchero a velo per decorare

Procedimento

1. Prepara l’impasto: in una ciotola capiente o nella planetaria, versa farina, acqua, zucchero e lievito. Inizia a impastare aggiungendo metà dei tuorli.

Unisci i tuorli rimanenti e il sale. Lavora l’impasto fino a ottenere una consistenza liscia ed elastica. Incorpora poi il burro, poco alla volta, fino a ottenere un impasto vellutato.

2. Prima lievitazione: forma una palla, coprila con pellicola e lascia riposare per 2 ore a temperatura ambiente. Deve raddoppiare di volume.

3. Forma le spirali: dividi l’impasto in porzioni da 60-120 g. Fai delle palline e falle riposare 20 minuti. Poi stendile in rettangoli sottili.

Spalma un velo di strutto su ogni rettangolo e arrotola dal lato lungo. Forma una spirale lasciando un po’ di spazio tra i giri.

4. Seconda lievitazione: disponi le ensaimadas su una teglia con carta forno. Copri e lascia lievitare 10-12 ore, fino a completo sviluppo.

5. Cottura: inforna a 180°C per 15-20 minuti. Devono essere dorate ma non troppo secche.

6. Finitura: sforna, lascia raffreddare e spolvera generosamente con zucchero a velo.

Un morso che sa di viaggio (e di casa)

La versione provata da Martina Colombari sembrerebbe essere la più semplice e pura, ma l’ensaimada può essere anche farcita. Le varianti con cabell d’àngel (marmellata di zucca), cioccolato o crema sono molto diffuse sull’isola. È un dolce che parla di domeniche in famiglia, di mani infarinate, di lentezza. Perfetto per chi ama cucinare, ma soprattutto per chi cerca emozioni nei dettagli. Quindi sì, altro che brioche. Se vuoi provare qualcosa di nuovo, ma con il sapore delle cose vere, questa è la tua occasione. Provala. E capirai perché ha conquistato anche Martina Colombari.

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