Serie evento tra Conclave e Vaticano? L’ipotesi Rai con Beppe Fiorello

Conclave, fiction e futuro Papa: l’ipotesi Rai che prende forma (con Beppe Fiorello) dopo Leone XIV.

La Rai si prepara a tornare in sacrestia, ma con le telecamere. A pochi giorni dall’elezione di Leone XIV, primo Papa nordamericano della storia, le suggestioni più forti non arrivano solo da San Pietro ma da viale Mazzini. Tra chi applaude la fumata bianca e chi già sogna la prossima stagione televisiva, spunta un’idea che ha il sapore del grande colpo: una fiction ambientata in Vaticano. Nessun progetto ufficiale, ci mancherebbe. Ma l’indiscrezione è partita da un nome noto e amatissimo: Beppe Fiorello. Ospite de La Volta Buona, l’attore ha lanciato un desiderio che sa tanto di premonizione: “Tra qualche anno mi piacerebbe interpretare, se mai diventasse Papa, il Cardinale Matteo Zuppi”.

Una semplice frase, certo. Ma detta con l’aria di chi sa riconoscere il potenziale drammatico di una storia. Perché oggi Matteo Maria Zuppi è molto più di un cardinale. È una figura trasversale, popolare, con un carisma che scavalca gli altari. Il “cardinale della gente”, come lo chiamano, incarna quella miscela perfetta di umanità, spiritualità e ironia che il pubblico televisivo ha imparato ad amare da Don Matteo a Che Dio ci aiuti. A Bologna continua a muoversi in bicicletta, predica la semplicità e l’ascolto, ma il suo nome è già finito, più volte, nella rosa dei papabili. Chissà.

Beppe Fiorello e l’ipotesi fiction al Vaticano: perché è più di una semplice idea

Intanto, a infiammare la fantasia ci ha pensato Conclave, il film diretto da Edward Berger e campione d’incassi nelle sale italiane. Una pellicola elegante, tesa, con un Ralph Fiennes in forma pontificia. Il successo? Travolgente. Al punto che molti si chiedono se non sia arrivato il momento di tradurre questa narrazione anche sul piccolo schermo. E la Rai, storicamente maestra nell’intrecciare fede e fiction, difficilmente resterà a guardare. Del resto, la Chiesa in tv fa ascolti. Da Terence Hill a Elena Sofia Ricci, i preti e le suore del prime time non passano mai di moda. E se l’ambientazione fosse davvero quella di un Conclave? Immaginate corridoi affrescati, giochi di potere, intrighi morali e spirituali. Un misto di The Young Pope e Il nome della rosa, ma con il timbro rassicurante della Rai generalista.

beppe fiorello
Beppe Fiorello e la volontà di interpretare il Cardinale Zuppi

Dietro le quinte, non mancano sceneggiatori pronti a cogliere l’onda. L’elezione di Leone XIV, con le sue parole sulla pace, la fratellanza e la speranza, ha già commosso milioni di fedeli. Ma ha anche riacceso l’interesse per i riti, i simboli e i retroscena che animano la Chiesa. Una miniera narrativa, da trattare con rispetto, ma anche con occhio pop. Al momento, l’idea di Fiorello resta un’intenzione. Un auspicio. Ma sappiamo bene che molte fiction italiane sono nate così: da un’intuizione, da un nome, da un volto che cattura l’immaginario. E in questo senso, Matteo Zuppi è perfetto: romano, schietto, appassionato. Sembra quasi un personaggio scritto da Pupi Avati. E allora sì, forse tra qualche anno lo vedremo davvero in tv. Magari proprio con Fiorello sotto il cappello rosso, pronto a trasformarsi in un pontefice seriale. Per ora, la realtà supera già ogni sceneggiatura.

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