Veneto, la fuga segreta di Csaba Dalla Zorza: i luoghi da sogno che non troverai nelle guide

Veneto: eleganza, silenzio e un pizzico di nostalgia. Così Csaba Dalla Zorza racconta il suo legame con angoli poco battuti di Venezia.

La scrittrice, conduttrice e icona di stile Csaba Dalla Zorza è tornata a Venezia, una delle città più affascinanti d’Italia. Ma la sua visione è diversa: non cerca la folla, né i soliti cliché. Cerca bellezza, tempo sospeso, angoli che resistono alla moda. Sui suoi canali social, Csaba ha condiviso scatti di rara delicatezza. Il riflesso delle calli sull’acqua. Un salottino con divani di velluto. Una tazzina di porcellana su marmo antico.

Il suo racconto visivo non segue rotte comuni. Non mostra ponti affollati né selfie nei luoghi simbolo. Mostra l’anima più intima di Venezia. E ci invita a seguirla in questo viaggio nel cuore nascosto della città lagunare. Come si può fare ciò?

Arrivo via acqua, tra silenzi e cupole. Csaba si mostra in uno degli scatti in motoscafo privato. Una delle tappe non è una piazza, ma lo scorcio sul Canal Grande di fronte alla cupola della Basilica di Santa Maria della Salute. Uno degli ingressi più teatrali e autentici che si possano immaginare.

Prezzo corsa privata: da 70 a 100 euro. Emozione: impagabile.

Da lì, inizia un percorso che è quasi un rito. La Piazza San Marco si sfiora, ma non si abita. Si cerca invece uno spazio nascosto: il Negozio Olivetti, disegnato da Carlo Scarpa, oggi gestito dal FAI. Una mostra sull’obsolescenza programmata. Vetro, luce, silenzio.

Ingresso: 7 euro. Emozione: puro design italiano.

Csaba scrive: “Mi piace vedere quello che gli altri non vedono, perché non è di moda.” Una dichiarazione che diventa filosofia di viaggio.

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Fonte: Instagram Csaba Dalla Zorza

Veneto tra vicoli, velluti e visioni: un giorno con Csaba nella Venezia che non ti aspetti

E ancora Csaba si addentra tra i vicoli rossi della Piscina de le Sechere. Pareti consumate dal tempo, panni stesi e una scritta storta: “Sotoportego de Piscina de Frezzaria”. Qui non c’è nulla da fotografare per chi cerca like. Eppure, ogni passo racconta una storia. Ci si ferma poi in una sala da tè d’altri tempi. Ca’ Mocenigo, forse. Legno, damaschi, lampade rosse. E il tempo sembra sciogliersi. Si ordina un tè verde e una fetta di torta veneziana. Il prezzo? 18 euro. La quiete? Assoluta.

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Fonte: Instagram Csaba Dalla Zorza

E si prosegue con l’arte. Ma non quella delle cartoline. Csaba ha partecipato in anteprima alla nuova edizione della Biennale Architettura di Venezia, tra installazioni su intelligenza artificiale e cambiamento climatico. Un mondo sospeso, dove ventilatori, neon e specchi raccontano il futuro.

Biglietto intero: 25 euro. Consigliata la visita ai Giardini e all’Arsenale.

Si può visitare una calle qualsiasi, con i riflessi dell’acqua sul muro. Dove ogni ombra diventa poesia. Questo non è un itinerario da replicare con fretta. È un invito a cambiare ritmo. A farsi portare. A guardare davvero. Come scrive lei stessa, il suo prossimo romanzo – La governante – inizia proprio a Venezia. Forse perché da qui tutto può ancora cominciare.

Il Veneto, la Venezia di Csaba Dalla Zorza è un viaggio emotivo. Una fuga raffinata. Un invito silenzioso a cercare il bello fuori dai riflettori. E non serve essere famosi per seguirla. Basta rallentare. E scegliere, per una volta, un posto che non è di moda.

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