Leonardo DiCaprio, Robert De Niro e Lily Gladstone sono i protagonisti di un’opera straordinaria firmata Martin Scorsese, già acclamata in tutto il mondo. Killers of the Flower Moon è più di un film: è un atto di memoria. Una storia vera, un grido di giustizia, un capolavoro premiato e discusso.
Il film ha conquistato 10 nomination agli Oscar 2024, tra cui Miglior film, Miglior regia e Miglior attrice protagonista. Ha commosso il pubblico ai Golden Globe, trionfando con la vittoria storica di Lily Gladstone. Questa sera, preparati a un viaggio che ti scaverà dentro. Guardarlo è un’esperienza. Una ferita aperta, ma anche un tributo potente a chi non ha più voce.
Ambientato in Oklahoma, negli anni ’20, racconta un orrore nascosto sotto il boom del petrolio: il genocidio silenzioso della Nazione Osage. La regia di Scorsese si ispira ai grandi western e ai drammi del passato, ma rompe gli schemi. Porta in scena un racconto vero, mai edulcorato. Il film è tratto dal libro di David Grann, frutto di dieci anni di ricerche, ed è stato realizzato con il supporto diretto della comunità Osage. Non è fiction. È storia. Una storia che fino a ieri il cinema ignorava.

10 candidature agli Oscar, una spirale di sangue, amore e tradimento nel cuore dell’America
Ernest Burkhart, interpretato da Leonardo DiCaprio, è un reduce della Prima guerra mondiale che si trasferisce a Fairfax, ospite dello zio William “King” Hale (Robert De Niro). Hale è rispettato, carismatico, ma nasconde un piano criminale: sterminare gli Osage per impadronirsi dei loro diritti petroliferi. Ernest, su ordine dello zio, sposa Mollie Kyle (Lily Gladstone), una donna Osage la cui famiglia possiede ricchezze enormi. Ma l’amore si scontra con l’avidità.
Intorno a loro, una spirale di omicidi scuote la comunità Osage. Familiari di Mollie cadono uno dopo l’altro. La legge americana dell’epoca è complice. Gli Osage vengono considerati “incompetenti” e privati della gestione dei propri beni. Mollie capisce che qualcosa non va. Si rivolge all’FBI, allora nascente, che invia l’agente Tom White (Jesse Plemons). L’indagine è lunga, dura, piena di ostacoli. Ma la verità emerge. Ernest confessa. Hale viene smascherato. Mollie sopravvive, ma perde tutto. Anche l’uomo che amava. Il film dura 3 ore e 26 minuti, ma ogni minuto ha un peso. Ogni sguardo è un frammento di storia.
Il cast è stellare: Brendan Fraser, John Lithgow, JaNae Collins, Tantoo Cardinal. Ma è Lily Gladstone a brillare: la sua interpretazione ha fatto la storia come prima nativa americana a vincere ai Golden Globe. Scorsese ha cambiato la sceneggiatura per dare voce agli Osage. Ha ascoltato i loro rappresentanti. Ha rifiutato la retorica del salvatore bianco. Il risultato è un film etico, radicale, necessario. E stasera è l’occasione perfetta per guardarlo. Per riflettere. Per non dimenticare. Killers of the Flower Moon non è solo cinema. È verità che brucia. Un’opera che commuove il mondo. E che oggi, ti aspetta su Amazon Prime Video.
