Su Netflix un capolavoro della commedia italiana che ha cambiato tutto: perché questo film è ancora un cult assoluto.
Una nuova gemma brilla nel catalogo di Netflix, e stavolta si tratta di un vero e proprio omaggio al grande cinema italiano. Parliamo di una pellicola che non solo ha segnato l’esordio alla regia di uno dei volti più amati dello spettacolo nostrano, ma che ha anche riscritto le regole della commedia. Non è solo un film, è un manifesto generazionale, una carezza malinconica e ironica all’anima di chi, almeno una volta, ha sentito il bisogno di ricominciare da capo, o magari da tre.
In un’epoca in cui la commedia italiana sembrava schiacciata tra volgarità e ripetitività, questo film portò una ventata di aria nuova. Il protagonista, un giovane napoletano interpretato dallo stesso regista, non fugge dalla sua terra per necessità economica. Parte per curiosità, per crescere, per guardare il mondo con occhi diversi. Un gesto semplice, ma rivoluzionario: non si emigra più solo per fame o per disperazione, ma per amore della scoperta. La forza di Ricomincio da tre sta nella sua comicità sottile, mai sopra le righe, ma capace di colpire nel profondo. Le battute restano, ma non solo per far ridere: fanno riflettere. Il modo in cui il protagonista guarda il mondo, con dolcezza e stupore, ci restituisce una verità sempre attuale: si può essere fragili senza essere deboli. E si può ridere anche quando la vita ci mette alla prova.
Su Netflix una storia d’amore moderna prima dei tempi
Tra i momenti più intensi c’è sicuramente la relazione con Marta, un’infermiera che il protagonista incontra a Firenze. È una storia che parla di fiducia, insicurezze, e soprattutto di accettazione. Quando lei rivela di essere incinta ma di non sapere chi sia il padre, la scelta del protagonista non è quella di giudicare, ma di amare. Una visione sorprendentemente contemporanea delle relazioni, che nel 1981 era tutto tranne che scontata. Chi ha visto questo film difficilmente dimentica la frase: “Ricomincio da tre, perché tre cose mi sono riuscite nella vita. Perché devo perdere pure quelle? Devo ricominciare da zero?”. Un modo geniale e poetico di affrontare i cambiamenti, senza retorica.
Quel numero diventa simbolo di chi, pur con qualche certezza, ha il coraggio di cercare altro. È questa la magia che ancora oggi conquista: la capacità di raccontare qualcosa di profondamente umano con una naturalezza disarmante. Il film ha fatto la storia, non solo per i riconoscimenti: due David di Donatello, quattro Nastri d’Argento e incassi record perché ha saputo parlare a tutti. E continua a farlo. Su Netflix arriva come un balsamo per chi cerca autenticità, per chi vuole riscoprire il sapore delle emozioni vere, senza filtri. Troisi, con il suo stile unico e inconfondibile, ha lasciato un segno. La sua è una comicità che accarezza, che non aggredisce. Una risata che consola, un cinema che abbraccia. Oggi, su Netflix, quel mondo ritorna. E vale la pena rientrarci.