Stasera in tv su Iris un western che spiazza: ironico, brillante e con un cattivo d’eccezione.
Negli anni ’50 il western era ovunque. I cowboy dominavano il grande schermo, tra sparatorie, duelli all’alba e uomini tutti d’un pezzo. Ma ogni tanto spuntava un film capace di rompere gli schemi. Uno di quelli è in programma stasera su Iris, ed è l’occasione perfetta per riscoprire una pellicola che merita decisamente più attenzione. Diretto da George Marshall nel 1958, La legge del più forte sorprende già dalle prime scene: niente eroi granitici e silenzi carichi di tensione, ma un tono ironico, quasi irriverente, che gioca con i cliché del genere e li rovescia con intelligenza.

Protagonista è Glenn Ford, nei panni di Jason Sweet, un uomo furbo e fuori dagli schemi, che arriva in una cittadina del West dopo aver vinto un intero gregge di pecore a poker. Sì, hai letto bene. Siamo nel 1880. In un villaggio dove gli allevatori di bovini comandano tutto, l’arrivo di un uomo con le pecore è visto come una minaccia. E da qui parte uno scontro che non è fatto solo di pistole, ma anche di strategie, umorismo e vecchi rancori. Tra Jason e il “colonnello” Stephen Bedford, interpretato da un sorprendente Leslie Nielsen in versione seria, si accende un conflitto fatto di orgoglio, potere e gelosie.
Stasera in tv un film che prende in giro i miti del West
Ma il film non si ferma qui. C’è anche spazio per una Shirley MacLaine brillante e anticonvenzionale, nel ruolo di Dell Payton, la donna contesa tra i due protagonisti. I dialoghi sono frizzanti, i colpi di scena ben calibrati, e l’ironia costante rende tutto incredibilmente attuale, nonostante siano passati quasi 70 anni dall’uscita. Il bello di questo film è che riesce a divertire senza diventare demenziale, una sorta di parodia elegante che strizza l’occhio al pubblico senza mai cadere nel banale. Il cast funziona perfettamente, con comprimari come Mickey Shaughnessy e Edgar Buchanan che aggiungono ritmo e simpatia.
La critica dell’epoca lo apprezzò per il coraggio stilistico, mentre oggi viene ricordato anche per la performance di Nielsen, che avrebbe poi trovato la sua vera dimensione nel cinema comico anni ’80. Un titolo che resiste bene al passare del tempo. Perché vederlo (o rivederlo) proprio stasera? Non capita spesso di trovare in prima serata un film così diverso e riuscito, capace di far sorridere e riflettere sul mito dell’eroe western. Se ami il cinema vintage, le storie ben scritte e le sorprese fuori dagli schemi, questa è la scelta giusta. E poi, diciamolo: rivedere Glenn Ford e Shirley MacLaine in un film che gioca con le regole del genere è un piccolo piacere da riscoprire, come una vecchia canzone che non ascoltavi da anni e che ti fa sorridere al primo accordo.
