Stasera in tv, Rai 3 propone uno dei film più amati e discussi della storia del cinema moderno: un’opera potente, visivamente mozzafiato e spiritualmente coinvolgente, che ha segnato intere generazioni.Ci sono pellicole che resistono al tempo, che non si limitano a raccontare una storia ma entrano nell’anima dello spettatore. Mission è una di queste.
Ambientato nel cuore del Sud America del XVIII secolo, tra le cascate dell'Iguazú e la foresta pluviale, Mission racconta una vicenda umana e religiosa che ancora oggi commuove e fa riflettere. È un film che mescola la maestosità delle immagini alla profondità dei sentimenti, con una colonna sonora tra le più iconiche mai composte. In una serata televisiva spesso fatta di repliche e leggerezza, questa è un’occasione per lasciarsi toccare da un vero classico.
Stasera in tv va in onda Mission, la trama: tra foresta, fede e sacrificio
Nel 1750, nelle terre di confine tra Argentina, Brasile e Paraguay, il missionario gesuita Padre Gabriel riesce a entrare in contatto con la tribù indigena dei Guaraní grazie alla dolcezza della sua musica. L’oboe diventa il suo linguaggio universale, con cui conquista la fiducia della comunità e fonda una missione per proteggerli dalla schiavitù europea.
Parallelamente, Rodrigo Mendoza, ex mercante di schiavi e uomo distrutto dal senso di colpa per aver ucciso suo fratello in un impeto di gelosia, cerca redenzione. Decide di unirsi ai gesuiti e, come Padre Gabriel, si impegna nella difesa della missione e della popolazione indigena.
Ma tutto cambia quando entra in vigore il Trattato di Madrid: la Spagna cede quei territori al Portogallo, che non ha alcun interesse a proteggere i nativi. Il cardinale Altamirano, inviato dal Vaticano, si trova costretto a ordinare l'abbandono delle terre, pur sapendo di condannare così i Guaraní. Mendoza e Padre Gabriel decidono di resistere, ma l'esito sarà tragico: la missione viene distrutta, e gli indigeni massacrati. Solo pochi bambini riusciranno a fuggire, lasciando un'eco di dolore e dignità.
Attori leggendari e una regia d’impatto
Protagonisti assoluti sono Robert De Niro nel ruolo del tormentato Mendoza e Jeremy Irons nei panni del pacifico e ispirato Padre Gabriel. Accanto a loro, attori del calibro di Ray McAnally (Cardinale Altamirano), Aidan Quinn e Liam Neeson arricchiscono un cast di rara intensità.

La regia di Roland Joffé riesce a fondere narrazione e paesaggi naturali in un’unica, grandiosa visione cinematografica. La fotografia, curata da Chris Menges, cattura la bellezza selvaggia della natura in modo quasi pittorico, mentre la colonna sonora di Ennio Morricone tocca vette emotive altissime, con il celebre brano Gabriel’s Oboe.
Riconoscimenti internazionali
Mission ha ottenuto premi e nomination prestigiose: Palma d’Oro a Cannes (1986), Oscar per la Miglior Fotografia (1987) e sei ulteriori nomination, inclusa quella come Miglior Film.
Ha inoltre vinto il Golden Globe per la Miglior Sceneggiatura (Robert Bolt) e per la Miglior Colonna Sonora, oltre a un BAFTA per la musica di Morricone. Church Times lo ha inserito al primo posto tra i 50 film religiosi più importanti della storia del cinema.
Curiosità dal set: tra avventura e dramma vero
- Le riprese si sono svolte in luoghi mozzafiato – tra Argentina, Brasile, Colombia e Paraguay – ma in condizioni estreme: la troupe ha dovuto affrontare piogge torrenziali, insetti, serpenti e un’epidemia di dissenteria che risparmiò solo De Niro.
- Il celebre sceneggiatore Robert Bolt, già autore di Lawrence d’Arabia e Il dottor Zivago, subì un ictus durante la scrittura. Nonostante tutto, riuscì a completare la sceneggiatura con l’aiuto di un dispositivo di comunicazione personalizzato.
- La musica di Morricone è diventata immortale: Gabriel’s Oboe è stata utilizzata in funerali di Stato, cerimonie religiose e spot internazionali.
- Il personaggio di Altamirano è basato su una figura storica reale, il gesuita Lope Luis Altamirano, realmente inviato in Paraguay nel 1752.
Un’esperienza che resta stasera in tv
Mission non è solo un film, ma un’esperienza spirituale. È la storia di una battaglia impossibile, di due uomini che scelgono la via della coscienza in un mondo dominato dall’avidità. È un grido contro l’ingiustizia, ma anche un canto d’amore per l’uomo, la natura, Dio. Se non l’hai mai visto, stasera in tv è il momento giusto. Se già lo conosci, sai bene quanto sia impossibile dimenticarlo.