Hai amato Whitney Houston su Rai 1? Questo biopic è da brividi ancora più forti

Se hai amato il biopic di Whitney Houston, ecco il biopic che non puoi assolutamente perderti.

Ieri sera su Rai 1 è andato in onda Whitney – Una voce diventata leggenda, un ritratto potente e struggente di una delle voci più straordinarie di tutti i tempi. Il biopic ha lasciato il segno, con il racconto intenso della vita di Whitney Houston, tra successo planetario, tormenti interiori e un talento impossibile da contenere. Se anche tu sei rimasto incollato allo schermo, emozionato e con i brividi durante ogni performance, c’è un altro film che merita tutta la tua attenzione: Respect, il biopic su Aretha Franklin.

whitney houston
Una scena dal biopic di Whitney Houston su Rai 1

Uscito nel 2021 e diretto da Liesl Tommy, Respect racconta la storia vera di Aretha Franklin, l’unica e inimitabile Regina del Soul. La protagonista? Una straordinaria Jennifer Hudson, scelta personalmente da Aretha prima della sua scomparsa. Il film segue il percorso di Aretha dai primi passi nella chiesa del padre, passando per il successo globale, fino alla registrazione di Amazing Grace, il leggendario album gospel che ha segnato la sua rinascita spirituale e artistica. Ma Respect non è solo una celebrazione della sua musica. È anche un ritratto profondo e commovente di una donna complessa, coraggiosa, spesso spezzata ma mai vinta. Proprio come Whitney, anche Aretha ha dovuto affrontare la pressione di essere un’icona, relazioni familiari complicate, amori tossici e il peso insostenibile del successo.

Cosa unisce il biopic su Whitney Houston e Aretha: più di quanto immagini

Il legame tra Respect e Whitney – Una voce diventata leggenda è sorprendente. Entrambi raccontano la nascita e l’ascesa di una voce unica, cresciuta in un ambiente profondamente musicale. La chiesa per Aretha, la famiglia per Whitney. Entrambe hanno vissuto relazioni sentimentali segnate da violenze e fragilità, con mariti spesso più fonte di dolore che di supporto. Il rapporto conflittuale con la famiglia, il desiderio di emancipazione artistica, il peso delle aspettative, la lotta contro le dipendenze, tutto questo ritorna nei due film, in forme diverse ma con un’intensità emotiva comune. E in entrambe le storie, la musica non è solo successo, ma salvezza. È rifugio, identità, potere, redenzione.

Jennifer Hudson, come Naomi Ackie nei panni di Whitney, non imita: interpreta. Entra nell’anima della protagonista, la restituisce al pubblico con dignità, dolore e potenza. Le scene delle performance live sono da pelle d’oca. Il palco diventa tempio, la voce una preghiera. Guardare Respect (disponibile su Prime Video) dopo il film su Whitney Houston è come leggere il secondo capitolo di un romanzo dedicato alle grandi donne della musica. Due percorsi diversi, ma segnati dalle stesse ferite: il bisogno di essere amate per ciò che sono, non solo per ciò che rappresentano. Il bisogno di controllare la propria voce, nel senso più pieno: musicale, personale, politica. Respect ti conquisterà. Ti farà riflettere, piangere, applaudire. Ti ricorderà quanto costa essere una leggenda, soprattutto se sei donna, nera, e con una voce che non può essere ignorata.

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