Stasera in tv un cult che ha fatto la storia: Contact, un gioiello diretto da Zemeckis con una Jodie Foster indimenticabile.
La meraviglia di Contact: un capolavoro che unisce scienza, fede e sentimento stasera in tv
Stasera in tv, alle 21:15 su Twenty-Seven (canale 27), va in onda Contact, film che ha segnato un’epoca e lasciato il segno nel cuore di milioni di spettatori. Diretto da Robert Zemeckis nel 1997, Contact è molto più di un film di fantascienza. È un’esperienza emozionale, intellettuale e filosofica. La protagonista, interpretata in modo magistrale da Jodie Foster, è la dottoressa Ellie Arroway, una scienziata atea che dedica tutta la sua vita alla ricerca di segnali extraterrestri.
Ellie lavora al SETI, progetto scientifico reale (Search for Extraterrestrial Intelligence), dove monitora ogni giorno suoni e frequenze provenienti dallo spazio. La svolta arriva quando capta un messaggio dal sistema stellare Vega: il contenuto è un progetto tecnico per costruire un dispositivo di trasporto, potenzialmente in grado di creare un contatto diretto con una civiltà aliena.
La scoperta divide l’opinione pubblica, le istituzioni e persino gli scienziati: scettici, complottisti, estremisti religiosi e politici si scontrano in un confronto acceso. In questo contesto emerge la figura di Palmer Joss, filosofo e teologo, interpretato da Matthew McConaughey, che mette in crisi Ellie su tematiche legate alla fede e al significato dell’esistenza umana.
Robert Zemeckis, già autore di cult immortali come “Forrest Gump” e “Ritorno al futuro”, dirige con sensibilità e rigore una storia che affronta interrogativi fondamentali. La regia fonde realismo scientifico, introspezione e pathos. La sceneggiatura, tratta dall’omonimo romanzo di Carl Sagan, non banalizza mai. Al contrario, stimola la riflessione e invita il pubblico a guardare il cielo con occhi nuovi.

Contact, Zemeckis e l’eredità che ha lasciato al cinema moderno
Contact, o “Il contatto” come talvolta viene chiamato nel circuito cinefilo italiano, ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra questi spicca il Premio Hugo per la miglior rappresentazione drammatica, considerato uno dei premi più importanti nel panorama della fantascienza. Inoltre, il film ottenne una nomination agli Oscar per il miglior sonoro.
Jodie Foster, vincitrice di due premi Oscar nella sua carriera, ha definito Ellie uno dei ruoli più complessi ed emozionanti mai interpretati. La sua performance viene ancora oggi citata come esempio di intensità e credibilità. Ellie non è una semplice eroina, ma una donna intelligente, fragile, determinata e piena di dubbi. Il suo viaggio non è solo fisico, ma soprattutto interiore.
Il film dura circa due ore e mezza, ma non pesa mai. Grazie a un ritmo narrativo equilibrato e a dialoghi profondi, ogni scena scava nel cuore dello spettatore. La fotografia, firmata da Don Burgess, e la colonna sonora di Alan Silvestri, storico collaboratore di Zemeckis, accompagnano l’emozione con un tocco elegante e potente.
Contact è considerato da molti critici una delle pellicole più sottovalutate della filmografia americana anni ’90. Il film ha anticipato, con stile e visione, il bisogno di umanità e spiritualità nella rappresentazione scientifica. Non a caso, pellicole come “Interstellar” (di Christopher Nolan) o “Arrival” (di Denis Villeneuve) prendono in prestito molto della poetica tracciata proprio da Zemeckis in Contact.
Contact è un film che commuove, fa pensare, lascia il segno. Non è solo “stasera in tv”: è una perla da non perdere, un cult da riscoprire.
