Pasta al pesto, la versione di Benedetta Parodi è diversa da tutte: cosa aggiunge alla fine

La pasta al pesto di Benedetta Parodi è una vera goduria, ma è diversa da tutte le altre: ecco che cosa mescola ai pinoli e non solo. Al posto del solito formaggio, ne aggiunge un altro tipo ancora più gustoso.

Cremosa, profumata, con un tocco in più che la rende irresistibile: la burrata. Un piatto che profuma d’estate, anche quando fuori è grigio, e che si prepara in poco tempo, ma conquista tutti al primo assaggio. Ecco perché questa versione del pesto alla genovese si prende la sua rivincita, come dice Benedetta Parodi. Questi gli ingredienti da usare:

  • 250 g di trofie
  • 80 g di basilico fresco
  • 35 g di pinoli
  • 1 spicchio d’aglio
  • 80 g di olio extravergine d’oliva
  • 50 g di mix pecorino e parmigiano
  • Sale grosso q.b.
  • 100 g di pomodorini (meglio se a “bronuance”, ovvero di colori diversi)
  • 1 burrata
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Benedetta Parodi mentre prepara il pesto

Pasta al pesto di Benedetta Parodi speciale: l’ingrediente che aggiunge

Il cuore del piatto, ovviamente, è il pesto. Benedetta parte mettendo il basilico nel mixer, insieme a metà dell’olio extravergine d’oliva, uno spicchio d’aglio e un pizzico di sale grosso. A questo punto si frulla fino a ottenere una base profumata, poi si aggiunge il mix di pecorino e parmigiano grattugiati. Continuando a frullare, si versa a filo anche il resto dell’olio, fino a ottenere una crema bella liscia, morbida e vellutata.

 

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Nel frattempo, si passa ai pinoli. Vanno tostati in padella. Nella prima fase, non deve aggiungere nulla: questo piccolo passaggio fa la differenza, perché esalta il sapore e dona una nota leggermente croccante. I pomodorini, invece, vanno tagliati a spicchi. Se riesci a trovarne di diversi colori, ancora meglio: il contrasto visivo renderà il piatto ancora più invitante. A questo punto, i pomodorini mescolati con il tutto, daranno un sapore veramente unico al vostro pesto. Sono questi, al di là della burrata, la vera chicca.

Le trofie, formato perfetto per trattenere il condimento, vanno cotte in abbondante acqua salata. Poco prima di scolarle, è fondamentale ricordarsi di prelevare un mestolo di acqua di cottura: sarà la chiave per rendere il pesto ancora più cremoso. Una volta scolate, le trofie non si rimettono sul fuoco. Benedetta le condisce direttamente in una ciotola capiente, fuori dal fuoco, unendo il pesto e aggiungendo man mano l’acqua di cottura per ottenere la consistenza desiderata. Mescolando bene, il condimento avvolge la pasta in maniera uniforme, senza diventare pesante.

Come aggiungere i pomodorini

Il vero colpo di scena arriva alla fine. I pomodorini entrano in scena a crudo, aggiungendo freschezza, mentre la burrata viene adagiata sopra la pasta ancora tiepida. Il contrasto tra la crema di pesto e il cuore morbido della burrata è ciò che rende questo piatto davvero “pazzesco”, per usare le parole di Benedetta. Un ciuffo di basilico fresco in cima, un filo d’olio a crudo se vuoi esagerare, ed ecco servita una pasta che ha tutto: gusto, colore, cremosità e quel tocco gourmet che non guasta mai. Non è il solito pesto, ma una versione più ricca, più completa, perfetta per sorprendere gli ospiti o coccolarsi in un giorno qualsiasi. Con questa ricetta, Benedetta Parodi dimostra ancora una volta come bastino pochi ingredienti ben scelti, un pizzico di fantasia e qualche trucco da professionista per trasformare un piatto semplice in un’esperienza da ricordare.

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