Un protagonista di Doc – Nelle tue mani insieme a Luca Argentero è stato Gianmarco Saurino: proprio lui torna in una nuova potente fiction Rai girata ad Atene.
I fan di Doc – Nelle tue mani lo ricordano bene. Il dottor Lorenzo Lazzarini, interpretato da Gianmarco Saurino, è stato uno dei personaggi più amati della serie. La sua uscita di scena, nella seconda stagione, ha lasciato un vuoto enorme nel cuore degli spettatori. Nonostante la forza narrativa della fiction e la brillante presenza di Luca Argentero, è stato proprio Lazzarini a conquistare fin da subito l’affetto del pubblico.
Ora, dopo diverse altre esperienze, Saurino torna sul piccolo schermo in una veste completamente nuova. Lo fa sempre sotto l’ala della Rai, ma in un contesto totalmente diverso. Stavolta lascia i camici e i corridoi dell’ospedale per immergersi nella drammaticità di Kabul, città simbolo di resistenza e tragedia. La nuova fiction si chiama proprio Kabul ed è una coproduzione europea di altissimo livello, con il coinvolgimento di Rai Fiction, France Télévisions, Zdf e molti altri partner internazionali.
Le riprese sono cominciate ad Atene, più precisamente presso l’aeroporto dismesso di Hellenikon, che fa da perfetto scenario per raccontare l’evacuazione della capitale afghana nel drammatico agosto 2021. Si tratta di una serie intensa, che vuole riportare alla luce uno dei momenti più duri della storia recente. Il tutto narrato attraverso lo sguardo di una famiglia costretta a fuggire, cercando di sopravvivere e restare unita nel caos.
Nel cast di Kabul, oltre a Gianmarco Saurino, troviamo volti internazionali del calibro di Eric Dane (Grey’s Anatomy, Euphoria), Jonathan Zaccaï, Thibault Evrard, Olivier Rabourdin, Jeanne Goursaud e Shervin Alenabi. È un progetto importante per la Rai, che con Kabul conferma la sua missione di servizio pubblico e il forte impegno nella produzione di contenuti attuali e profondi.
La direttrice di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati, ha dichiarato che Kabul rappresenta un progetto “di drammatica attualità”. L’obiettivo è raccontare gli ultimi giorni della presenza internazionale in Afghanistan, con uno sguardo intimo, umano, universale. In quest’ottica, la scelta di Gianmarco Saurino non è casuale: il suo volto giovane ma segnato dalle emozioni riesce a trasmettere empatia e profondità.
Anche chi ha conosciuto Saurino grazie a Per Elisa – Il caso Claps o a L’estate più calda noterà la sua maturazione artistica. L’attore ha saputo costruire una carriera solida e coerente, passando con disinvoltura dalla serialità italiana a grandi coproduzioni europee. E Doc – Nelle tue mani, con Luca Argentero al centro della scena, è stato solo il punto di partenza.
La nuova serie Kabul si articola in sei puntate da 50 minuti. Una durata perfetta per catturare il pubblico televisivo senza appesantire il racconto. Le scene ad Atene sono curate nei minimi dettagli: il vecchio aeroporto è stato trasformato in un vero e proprio set di guerra, con atmosfere cupe, reali, coinvolgenti.
Per Gianmarco Saurino, Kabul rappresenta una sfida attoriale. Il suo personaggio si troverà immerso in dinamiche familiari e politiche complesse, in un’odissea che toccherà corde profonde. Il pubblico lo aveva visto come medico, poi come prete o fratello/investigatore. Ora è pronto a scoprirlo in un ruolo ancora più carico di tensione e realismo.
È interessante notare come questa fiction arrivi in un momento particolare per la Rai. Doc – Nelle tue mani continua ad avere successo, con Luca Argentero sempre al timone, ma la narrazione cerca nuove strade, più internazionali. Le storie non si fermano più ai confini nazionali (un esempio è Il Conte di Montecristo), e i volti noti – come quello di Saurino – diventano ambasciatori di questa nuova identità editoriale.
Il collegamento tra Doc e Kabul non è solo nella presenza di Saurino. È nel modo di raccontare le emozioni umane. Nella volontà di affrontare anche il dolore, la perdita, la speranza. Così come Doc – Nelle tue mani ha commosso milioni di telespettatori con le storie del Policlinico Ambrosiano, anche Kabul cercherà di toccare il cuore degli spettatori, ma con una cornice molto più cruda e realistica.
Le riprese dureranno fino al 5 luglio. La messa in onda è prevista per l’autunno 2025, in prima serata su Rai 1. Una fascia oraria importante, dove la concorrenza è forte ma dove la Rai sa di poter puntare sulla qualità. Non si tratta solo di fiction: Kabul è anche un atto di memoria, un tributo al coraggio di chi ha vissuto quei giorni senza avere scelta.
Maria Pia Ammirati ha sottolineato l’importanza della memoria storica come valore fondante della programmazione Rai. In un mondo sempre più distratto, raccontare cosa è successo a Kabul significa restituire voce a chi l’ha persa. E farlo attraverso il talento di Gianmarco Saurino è una scelta che unisce qualità e cuore.
I fan dell’attore possono gioire: il loro beniamino torna con un progetto che promette di essere intenso e importante. Dopo il successo (e il dolore) di Doc, lo ritroviamo pronto a raccontare una storia che va oltre i confini della finzione. E se Luca Argentero resta il volto di punta della fiction ospedaliera, è Gianmarco Saurino a raccogliere la sfida del racconto drammatico e civile.
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