Il Conte di Montecristo su Rai 1 non ha rispettato severamente la trama di Dumas? Parla la produzione.
Ieri sera è andata in onda su Rai 1 l'ultima puntata della miniserie Il Conte di Montecristo, con Sam Claflin nel ruolo principale. Un progetto ambizioso che ha riscosso un grande successo, conquistando una media di oltre 5 milioni di spettatori a episodio. La serie, diretta dal regista premio Oscar Bille August, ha saputo reinterpretare il celebre romanzo di Alexandre Dumas con un cast d’eccezione e una produzione internazionale che ha affascinato il pubblico.
Il protagonista, interpretato è affiancato da un cast variegato proveniente da diversi Paesi europei. Tra i volti principali spiccano Ana Girardot nei panni di Mercedes, Mikkel Boe Følsgaard in quelli di Gérard de Villefort, oltre agli italiani Michele Riondino (Jacopo), Gabriella Pession (Hermine Danglars), Nicolas Maupas (Albert de Morcerf) e Lino Guanciale (Vampa). Il finale si carica di tensione, con verità rivelate e destini che si compiono. Un epilogo drammatico chiude un viaggio emozionante che ha tenuto incollati milioni di spettatori, ma non senza qualche polemica.
Il Conte di Montecristo: risponde la produzione dopo la polemica sui tagli alla fiction
Nel corso delle precedenti settimane, con la messa in onda dei primi episodi della serie, sui social si è sollevato un vero e proprio polverone. I più affezionati alla trama e i lettori del capolavoro di Dumas, hanno contestato alcune scelte da parte degli sceneggiatori. Dialoghi e frasi assenti, spostamenti tra le varie sequenze che non hanno rispettato fedelmente le linee temporali e narrative del romanzo. A parlare proprio oggi, il giorno seguente alla messa in onda degli episodi finali, è stato il produttore Carlo Degli Esposti, che con Palomar si è occupato di questa e tante altre serie longeve e di successo.

Secondo Degli Esposti in una delle sue ultime interviste a seguito del grande successo de Il Conte di Montecristo, come tutte le loro produzioni he si ispirano alla letteratura, è stata trattata in maniera fedele, come non era mai stato fatto prima per quel che riguarda il colosso. Stando alle parole del produttore infatti, Palomar, da sempre ha a che fare con la letteratura mostrando estremo rispetto e cura per le opere trattate. Anche se non lo ha affermato, è chiaro che per esigenze di tempo e messa in onda, la riproduzione debba essere plasmata in modo da adattarsi ai tempi televisivi. Si spegne così l'unica polemica sorta a seguito della messa in onda di uno degli eventi più acclamati della stagione. Possiamo affermare a mani basse, essendo solamente a febbraio 2025, che questo rimarrà un titolo pilastro su RaiPlay e uno dei migliori colpacci che la tv di Stato abbia mai sganciato sul piccolo schermo fino ad ora. Le polemiche a questo punto, possono esaurirsi qui.