Il Sogno di Roberto Benigni su Rai1 divide: una parte del pubblico lo ama, un’altra condanna un difetto imperdonabile

Roberto Benigni torna su Rai 1 con Il Sogno, uno show potente e carico di emozioni. Ma il monologo di due ore convince davvero tutti?

Il Sogno su Rai 1: Roberto Benigni emoziona, ma non tutti restano incollati allo schermo

Ieri sera, in diretta su Rai 1 e in eurovisione, Roberto Benigni ha regalato al pubblico uno spettacolo tanto atteso: Il Sogno. Dopo il trionfo dei Dieci Comandamenti nel 2014, il celebre attore e regista è tornato con un monologo intenso, in cui ha affrontato temi profondi con la leggerezza che da sempre lo contraddistingue.

Con la sua energia travolgente e la capacità di alternare comicità e poesia, Benigni ha toccato il cuore di molti spettatori. Il suo discorso ha spaziato tra il presente e il futuro (anche dell’Europa), regalando momenti di riflessione e ironia. Non sono mancate gag dirette a volti noti della televisione italiana, come Carlo Conti e Stefano De Martino, salutati con affetto e leggerezza.

Eppure, nonostante la grande attesa e l’entusiasmo dei fan, non tutti hanno apprezzato lo spettacolo. Alcuni telespettatori hanno trovato il monologo eccessivamente lungo e poco ritmato. Due ore possono risultare impegnative per un pubblico abituato ai tempi più veloci delle piattaforme di streaming o alle innumerevoli pause pubblicitarie della tv tradizionale.

Benigni ha affrontato temi universali come la speranza, il cambiamento e il valore della cultura, inserendo anche riferimenti all’attualità politica e sociale. Tuttavia, per alcuni spettatori il tono è apparso ripetitivo, quasi ridondante rispetto ai suoi precedenti spettacoli.

Il pubblico più affezionato ha comunque apprezzato il carisma del regista toscano, capace di emozionare con il solo potere della parola. “L’arte di Benigni è unica, anche quando il ritmo è lento”, ha scritto un utente su Twitter. “Forse il problema non è lo spettacolo, ma la nostra capacità di stare fermi e ascoltare”, ha aggiunto un altro.

Rai 1, lo spettacolo di Benigni divide il pubblico: applausi e critiche sui social

Se da un lato lo show ha commosso e coinvolto, dall’altro ha generato numerose critiche. Su Twitter/X, molti utenti hanno espresso perplessità:

  • “Ma posso dire che la trasmissione di #Benigni ieri è stata una ca*ata pazzesca? Dopo 10 minuti mi sono addormentato.”
  • “Ho cambiato canale dopo pochi minuti, troppo lento e ripetitivo.”
  • “Forse ero solo troppo stanco, lo recupererò nei prossimi giorni.”

Alcuni hanno apprezzato la profondità del messaggio, mentre altri hanno accusato lo spettacolo di essere eccessivamente retorico e privo di una vera spinta narrativa. Il ritmo lento e le ripetizioni hanno reso la visione difficile per chi cercava un intrattenimento più dinamico.

Nonostante le critiche, è indubbio che Il Sogno abbia lasciato il segno. Roberto Benigni resta uno dei più grandi artisti italiani, capace di emozionare e far riflettere con il solo potere della parola. Ma in un’epoca in cui l’attenzione del pubblico è sempre più frammentata, un monologo di due ore riesce ancora a coinvolgere tutti?

Il Sogno
Commenti su Twitter/X

Tra i sostenitori dello spettacolo, qualcuno ha sottolineato la qualità della scrittura e l’intensità emotiva del racconto: “Non è per tutti, ma chi riesce a seguirlo fino in fondo ne esce arricchito. Un altro commento ha invece posto l’accento sulla difficoltà di tenere il pubblico televisivo incollato allo schermo per così tanto tempo: “Forse un format più snello avrebbe funzionato meglio”.

In ogni caso, Il Sogno si inserisce nel solco della tradizione di Benigni, un artista capace di polarizzare il pubblico ma sempre in grado di lasciare un’impronta nel panorama culturale italiano. E a prescindere dalle opinioni contrastanti, ciò che resta è un dibattito acceso su cosa significhi davvero intrattenere il pubblico nel 2025.

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