Sanremo 2024, Nathalie Aarts parla della serata cover e poi rivela: "Ho cantato un brano al posto di Annalisa"

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Una delle regine dell'Italodance, Nathalie Aarts, ha parlato della scelta di includere due icone di questo genere musicale, Gigi D'Agostino e gli Eiffel 65, tra gli ospiti della quarta serata di Sanremo 2024. 

Tra gli anni Novanta e gli anni Duemila, un genere musicale nato in Italia ha conquistato le classifiche nazionali e internazionali come non era mai successo prima: parliamo dell'Italo dance. Un genere allegro, movimentato ed estatico, che ha fatto da colonna sonora delle serate in discoteca di mezzo mondo, e continua ancora a farlo nel 2024, grazie ai molteplici format di eventi revival, diffusi ovunque, nel nostro Paese e non solo. I brani Italo dance hanno oltrepassato i confini italiani perché sono stati scritti e prodotti per essere veramente internazionali: spesso cantati in inglese, questi brani sono stati prodotti da dj e musicisti italiani attenti alle mode e ai fenomeni che provenivano dall'estero anche in collaborazione con artisti internazionali. Il risultato è stato decisamente originale, e il successo irripetibile.

Due degli esponenti più importanti di questa scena, e in generale della scena di dance europea / eurodance, Gigi D'Agostino e gli Eiffel 65, si esibiranno oggi a Sanremo. Il primo farà ballare i telespettatori e il pubblico nella nave Costa Smeralda con i suoi più grandi successi, tra cui L'amour tojours e Bla bla bla, mentre i secondi si esibiranno in un medley dei loro brani, insieme al concorrente Fred De Palma. Abbiamo chiesto a un'altra grande esponente della dance degli anni Novanta e Duemila cosa pensasse di questa scelta.

Sanremo 2024: Nathalie Aarts parla di Gigi D'Agostino e degli Eiffel 65

La persona in questione è Nathalie Aarts, cantante olandese residente in Italia da più di trent'anni, che con i brani dei The Soundlovers ha fatto ballare, e fa ancora ballare tutti. "È bellissimo il fatto che entrambi si esibiscano questa sera. Intanto, chiaramente siamo tutti felici che Gigi riesca in qualche modo a essere di nuovo presente, perché ne ha passate veramente di ogni. Le sue canzoni hanno raggiunto tutto il mondo: lo chiamano tutti il Maestro, ha dato un inizio importante a quel suo stile di musica. La trovo, dunque, una scelta originale, una scelta bella. Poi, c’è da dire che Jeffrey Jey degli Eiffel 65 è un grande cantante, canta da Dio, e gli puoi far cantare qualsiasi cosa", ha spiegato Nathalie.

Nathalie Aarts, iconica voce di brani come Surrender dei The Soundlovers.

In generale, sulla scelta di includere anche questo genere sul palco dell'Ariston, la voce di 'Surrender' ha detto: "Direi che vuol dire che stiamo mischiando stili diversi, nuovi, stiamo sperimentando. È un po’ strano, da una parte, perché il Festival di Sanremo, per me è sempre stato il Festival della Canzone italiana, quella più tradizionale. Ma buttarci dentro questo stile diverso è un bene, perché la musica è la musica, non deve essere per forza super melodica. La canzone italiana può avere, infatti, anche ritmi dance".

Da una parte, ha aggiunto, questa scelta poteva essere prevista: "Però, c’è da dire che c’era da aspettarselo, perché anche in passato la musica dance ha conquistato il palco dell’Ariston. Io, ad esempio, ho cantato a Sanremo Dance, dopo il Festival, in una serata post-Festival, e ho cantato Flow e Surrender. Nel 2004, poi, Haiducii ha cantato Dragostea din Tei proprio sul palco dell'Ariston come ospite internazionale. Non è la prima volta che succede, dunque, e credo sia bello mescolare vari stili e includere anche la dance. Perché la musica è di tutti, per tutti e di tutti i tipi!".

Amadeus e la sua sensibilità musicale

Per l'artista internazionale, il merito della scelta di includere anche questi artisti e, in generale, di far approdare il genere dance sul palco di Sanremo, è anche del suo conduttore e direttore artistico Amadeus. "Amadeus ha un grande background musicale, per il suo lavoro a Radio Deejay, e ha una mente molto moderna. È sicuramente merito suo. Sono molto felice che abbia coinvolto anche Gigi. Siamo davvero tutti contentissimi che si esibisca anche lui, dopo i problemi che ha avuto, e penso che sia anche grazie ad Amadeus e a Dj Massimo Alberti, con cui ha fatto anche Arena Suzuki, che Gigi si esibirà e farà ballare e sognare tutti", ha sottolineato Nathalie.

La cantante ha incontrato Amadeus proprio durante la seconda edizione di Arena Suzuki, il programma musicale di Rai 1 dedicato ai brani più belli dei decenni passati. "Sì, ci siamo visti prima, dopo e durante. È una persona tanto professionale, è davvero bravissimo nel suo lavoro", ha spiegato Nathalie, dopo aver parlato della sua esibizione all'Arena di Verona (per approfondire, cliccate qui).

I concorrenti di quest'anno, Annalisa e 'Vodka Lemon'

Abbiamo chiesto, poi, all'artista per chi facesse il tifo, tra i concorrenti di quest'anno. "Irama mi piace moltissimo, Annalisa la trovo bravissima. Lei è bravissima, mi piace tantissimo, e io seguo anche molto Amici, di cui lei è stata allieva, perché amo il talento. E mi piacciono tantissimo i The Kolors. Comunque sono tutti bravi, non ho grosse preferenze, ma amo chi canta bene!", ci ha rivelato.

A proposito di Annalisa e della sua partecipazione ad Amici di Maria de Filippi, Nathalie Aarts ci ha rivelato un retroscena molto interessante, risalente proprio a quel periodo. "Una volta avevo un disco da fare che aveva già cantato lei, ma non potevano farlo uscire cantato da lei, proprio perché doveva entrare ad Amici. La canzone si chiama Vodka Lemon, ed è dei Sound On Line, dei ragazzi di Savona proprio come Annalisa. Il brano è stato pubblicato con la mia voce, ma ho ascoltato anche quello interpretato da lei...e mi piace di più il suo!", ha confessato Nathalie.

L'influenza della dance anni Novanta negli artisti moderni e i grandi miti musicali di Nathalie Aarts

Abbiamo chiesto, poi, se la cantante ritrovasse l'influenza della musica dance degli anni '90 e 2000 nella musica di alcuni dei concorrenti di questa edizione del Festival di Sanremo, o degli artisti moderni in generale. "Meno in quelli della musica italiana, anche se Italodisco dei The Kolors si riferisce alla cassa in quarta, al Festivalbar, quindi quella è stata una bella canzone, e dimostra che questa influenza c’è anche in Italia, seppure di meno. La musica straniera, come le canzoni di Katy Perry, invece è più influenzata dalla dance commerciale di quei tempi", ha spiegato Nathalie.

La musica che, invece, ha ispirato l'artista, sin da piccola, risale ai mitici anni Settanta e Ottanta. I suoi gusti sono sempre stati molto variegati, e questo si può vedere anche nella sua produzione musicale, eclettica e originale. "Io nascevo, in realtà, già in un ambiente musicale: quando ero piccola, i miei parenti ascoltavano cantautori come Bob Dylan, Jim Croce, poi Patti Smith. Poi è arrivata la disco degli anni Settanta, come le Sister Sledge, Donna Summer, ma anche Lionel Richie, poi il pop anni Ottanta di Madonna e Michael Jackson, ma anche i Depeche Mode, i Police. Sono fan di tutti i generi, ho seguito di tutto, ma anche la musica classica che studiavo".

E, proprio nel giorno in cui si è esibita all'Arena di Verona, Nathalie ha conosciuto alcuni dei suoi grandi miti. "Ho beccato tanti artisti stranieri che erano i miei miti degli anni Settanta e Ottanta. Gloria Gaynor, Sister Sledge, Paul Young, il cantante degli Imagination, Leee John. Da impazzire! Ho passato anche una serata intera a parlare con Holly Johnson dei Frankie Goes to Hollywood, e per sei mesi abbiamo continuato a scriverci. Sono state cose carine, davvero splendide esperienze. Mi scrive ancora Kathy Sledge! Erano i miei miti, quando li ho visti stavo per svenire dall'emozione. Però, poi, quando ci si condivide un palco tutti insieme, ci si avvicina un po’ di più ed è bellissimo. Sono stati tutti molto umani…e umili! A me piace l'umiltà", ha spiegato l'artista.

Gli artisti contemporanei e Sanremo 2024

La ricerca musicale di Nathalie Aarts è in continua evoluzione, come dimostrano i suoi brani più recenti, come Stranger, realizzo e prodotto dal giovanissimo dj Joy Levanti, e Rhythm of my Heart, in collaborazione con il trentenne Luis Rodriguez, noto anche per aver prodotto la hit 'Nuje vulimme 'na speranza' di NTO' e Lucariello, sigla finale di Gomorra - La serie. Proprio per questo, la cantante olandese - e, ormai, italiana d'adozione - segue anche tanti artisti moderni. "Sono abbastanza pazza di Ultimo. Mi piace Irama, ma anche Olly: questo perché ho una figlia di quindici anni, che mi tiene ben aggiornata. Seguo Chris Brown, anche perché ascolto ancora molta musica straniera. Mi piacciono molto Adele e i Coldplay. Come sempre, non ho una preferenza, ma sono aperta a tanti generi e canzoni", ha detto.

Nathalie ci ha, però, confessato di non seguire molto il Festival di Sanremo. Spesso, nelle serate in cui va in onda, l'artista deve esibirsi su altri palchi italiani, o comunque ha molti impegni di diverso tipo. Da quando, però, Amadeus conduce la kermesse musicale, la cantante cerca di seguirla.

"L'anno scorso, qualche volta, quando ero in albergo perché avrei dovuto esibirmi per una serata, ho acceso la tv perché c’era lui. Non è un presentatore e basta, ha un altro background musicale, ed è per quello che ho seguito il Festival nel 2023. E, probabilmente, quest’anno lo seguirò anche di più. Sabato devo lavorare, quindi la finale non potrò vederla, perché devo esibirmi per una serata di Carnevale importante a Termini Imerese. Almeno la puntata di venerdì, però, la vedrò, per Gigi D'Agostino e per gli Eiffel 65 e per la serata dei duetti. Magari, per la prima volta, mi siederò e lo guardo per bene. Tra l’altro, ci sono tanti concorrenti giovani che mi piacciono, e quindi sono felice di seguirli", ha confessato. E tutti noi, come Nathalie Aarts, questa sera assisteremo al ritorno dei magici anni Novanta sul piccolo schermo, e nei nostri cuori.

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