
L’obiettivo finale dell’architetto è, e resta comunque, quello di costruire manufatti dove l’uomo possa vivere meglio, e se per farlo si avvarrà di economie, di tecnologie, di saperi normativi, di saperi tecnologici e di tanto altro ancora, l’architetto resta pienamente cosciente che non saranno mai il fine del proprio lavoro, ma che resteranno solo dei mezzi, degli strumenti per realizzarlo bene.
Nicola Di Battista

Nel testo Architettura. Saggio sull’arte, Étienne-Louis Boullée, architetto visionario dell’illuminismo, solleva una domanda cruciale interrogandosi sull’essenza stessa dell’architettura e, sfidando la concezione vitruviana della disciplina, conferisce il primato al processo di ideazione e al progetto.


Apre il nostro quarto numero l’intervista al presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta, alla quale seguono le riflessioni sulla città di Vittorio Magnago Lampugnani, il progetto di Le Corbusier per il Pavillon dell’Esprit Nouveau e la Casa Famiglia di Cesare Cattaneo, una narrazione di Beppe Finessi della Triennale di Milano e altre storie di progetti d’architettura contemporanea.

Alle condizioni del mondo attuale, la rivista vuole proporre ai suoi lettori un punto di vista intorno alla possibilità di fare Architettura oggi nel nostro Paese.
