Un film che sorprende chiunque decide di guardarlo: Piccole cose come queste è la sorpresa del periodo su RaiPlay.
Un'esclusiva internazionale su RaiPlay che, nel giro di poche ore, è immediatamente balzata tra i titoli più visti del giorno, conquistando la vetta. La regia di Tim Mielants costruisce una narrazione intima, quasi silenziosa. Allo stesso tempo però è un'esperienza potente e immersiva, che difficilmente ascia lo spettatore indifferente. Si parte dall'interpretazione del protagonista: Cillian Murphy (qui anche nelle vesti di produttore), è la via d'accesso verso una storia che si basa su emozioni trattenute e verità che emergono lentamente. La trama parla prevalentemente di coraggi, ricordi e scelte che se fatte in modo giusto e consapevole, possono cambiare tutto.
Siamo nell'Irlanda del 1985. Il Natale si avvicina e Bill Furlong, padre premuroso e commerciante di carbone, vive nella placida comunità con una routine che è la stessa da anni ormai. La sua statica tranquillità viene stravolta da quando una consegna, lo porta al convento locale. Si tratta di un luogo che custodisce un segreto che tanti sanno, ma altrettanti ignorano per quieto vivere. Le lavanderie Magdalene si trasformano così in qualcosa di estremamente vicino, non più ombre lontane. Sono un trauma collettivo che Bill riconosce e una volta per tutte, decide di guardare in faccia. La trama da questo momento in poi muta in qualcosa che non ti aspetti, e che ha permesso a questa storia di spiccare il volo prima sottoforma di romanzo, poi con il film. Su RaiPlay è bastato poco affinché schizzasse subito nella Top 10 dei film più visti del periodo.

Piccole cose come queste primo su RaiPlay: qual è l'aspetto che rende unica la pellicola
RaiPlay permette agli spettatori di immergersi senza filtri in questa atmosfera fredda, sospesa, carica di non detti. La regia sceglie un tono sobrio, quasi austero, ideale per dare spazio ai silenzi di un uomo che per troppo tempo ha evitato la verità. Cillian Murphy lavora sul respiro, sugli sguardi, su un'umanità che cresce scena dopo scena. Il suo Bill non è un eroe: è un uomo normale che scopre quanto pesi restare dalla parte giusta quando tutti fanno finta di niente. Accanto a lui spicca Emily Watson, premiata alla Berlinale per un’interpretazione che incarna alla perfezione l'ambiguità di un sistema che protegge se stesso a discapito dei più fragili. Un duello morale che attraversa l'intera storia e che su RaiPlay risalta ancora di più, grazie a un'attenzione particolare al dettaglio e ai tempi narrativi.
Il film, tratto dal romanzo di Claire Keegan, mantiene quell'essenzialità letteraria che non appesantisce mai. Piuttosto, trasmette allo spettatore un senso di urgenza, una domanda che arriva chiara: cosa significa davvero aiutare qualcuno? E quanto costa farlo quando il prezzo è l'isolamento dalla propria comunità? La critica internazionale ha accolto l'opera con grande favore, premiando l'onestà del racconto e la delicatezza della messa in scena. Guardarlo su RaiPlay permette di cogliere un aspetto spesso sottolineato dagli spettatori: il film ti accompagna anche dopo i titoli di coda.
