Via da Netflix il 27 dicembre: il film italiano che brucia dentro anche dopo i titoli di coda

Un film iconico che sparisce da Netflix il 27 dicembre: qual è e perché non perderlo.

Romanzo criminale non sarà più disponibile su Netflix tra pochi giorni. Il film lascerà il catalogo il prossimo 27 dicembre e questa scadenza improvvisa, sta riportando l'attenzione su uno dei titoli italiani più iconici degli anni 2000. Chi lo ha amato, lo recupera senza sosta. Chi non l'ha mai visto, rischia di perdere un'occasione irripetibile: rivederlo oggi infatti, con gli occhi dell'epoca in cu viviamo, regala un impatto completamente diverso. Tratto dal romanzo di Giancarlo De Cataldo e diretto da Michele Placido, questo film nasce nel 2005. L'idea è quella di proporre un gangster-movie ambizioso, ma col tempo si trasforma in qualcosa di più: potente, emotivo, un ritratto lucido e crudo dell'Italia negli anno Settanta e Novanta. Una rara pellicola in grado di cambiare davvero la percezione che il pubblico aveva e ha sul cinema di genere.

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Una scena da Romanzo Criminale, su Netflix

Sorprende più di tutto la sua forma narrativa. Libanese, Freddo e Dandi non sono solamente dei criminali destinati al fallimento. La loro forza con il potere oggi dialoga con un immaginario diverso, segnato da serie true crime, documentari e ricostruzioni storiche che hanno abituato il pubblico a leggere gli eventi con una lente molto più complessa. Il film resta però unico: evita il mito e affonda le sue radici in una realtà feroce, quella appunto della Banda della Magliana. La trama corre abbastanza veloce, ma non è superficiale per quel che riguarda i assaggi chiave. Dal sequestro del barone all'ingresso nel traffico di droga. Romanzo Criminale lega il destino dei suoi protagonisti al terrorismo e alle stragi. Sullo sfondo un paese che cambia, ma spesso in peggio. Il commissario Scialoja, interpretato da un intenso Stefano Accorsi, prova a ricomporre con fatica un puzzle che sta per sfaldarsi. Questo e tanto altro assimila la regia lucida e perfetta di Michele Placido.

Romanzo Criminale su Netflix fino al 27 dicembre: l'impatto della regia targata Placido

La rilettura contemporanea aiuta anche a rivalutare il cast, uno dei più potenti del cinema italiano moderno. Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino e Claudio Santamaria formano un cuore narrativo che ancora oggi regge qualsiasi confronto internazionale. Placido li dirige come un ensemble teatrale, scolpendo dinamiche che negli anni hanno influenzato registi, sceneggiatori e perfino il linguaggio delle serie tv. Non a caso Romanzo criminale apre la strada alla serie di Stefano Sollima, che amplifica il mito e trasforma l'universo della Banda in un fenomeno pop che continua a lasciare tracce nella cultura italiana. Eppure, rivedendo il film adesso, ci si accorge di quanto sia rimasto attuale il racconto originale, con il suo equilibrio tra melodramma, politica e tragedia.

Per questo l'imminente uscita da Netflix pesa più del previsto. Non si tratta solo di una questione di catalogo: si tratta dell’ultima possibilità di recuperare un titolo che ha inciso sulla memoria collettiva e che, a distanza di vent’anni, continua a parlare con una voce sorprendentemente nitida. C’è tempo fino al 27 dicembre, poi Romanzo criminale tornerà a essere una ricerca più complicata. Meglio approfittarne adesso, prima che la sua scia scompaia dallo schermo.

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