Un nuovo titolo coi fiocchi su Netflix: da ieri la commedia internazionale con uno dei migliori cast degli ultimi dieci anni.
Dopo un passaggio in alcune sale selezionate, arriva su Netflix l'ultimo film di Noah Baumbach: Jay Kelly. Scritto con Emilly Mortimer, racconta un viaggio interiore: il protagonista infatti, è un attore iconico insieme al suo manager, Ron. Jay tra incontri, conflitti e ricordi vari, dà vita a un racconto malinconico che è sospeso tra noia, ironia e riflessione sul senso della fama.
George Clooney è Jay Kelly: un personaggio pieno di carisma, ma allo stesso tempo fortemente fragile. Sin dai primi minuti della pellicola, comincia a interrogarsi su quello che lascerà al mondo in relazione alla sfera artistica, ma soprattutto quella umana. Lo fa in un momento in cui, la sua carriera sta per avvicinarsi a un nuovo capitolo. Con Clooney, Adam Sandler sorprende in un ruolo profondamente umano. Ron non è solo un manager, ma amico e bussola emotiva per Jay, che lo affianca in successi, cadute e compromessi. Resta un passo indietro, ma mai distante da lui. La magnificenza di questo cast, però, non finisce certo qui.
Jay Kelly da ieri su Netflix: il cameo di Alba Rohrwacher
Il resto del cast di questo film, è una vera e propria sorpresa. Laura Dern interpreta Liz, pubblicista che cerca in ogni modo di mantenere in piedi un'immagine troppo pesante rispetto a quella reale del proprietario. Il nodo più emotivo del film, è sicuramente il rapporto di Jay con le sue figlie: Jessica e Daisy, tra rigore e purezza, cercheranno in tutti i modi di mantenere Jay in piedi, senza farsi schiacciare dal peso della sua fama. Baumbach, però, ha scelto anche una parte italiana da aggiungere al variegato elenco di nomi presenti. Alba Rohrwacher infatti, è presente nella piccola con un cameo piccolo, ma estremamente significativo. Baumbach stesso appare brevemente come regista di un film passato di Jay.

La critica ha accolto Jay Kelly con un misto di entusiasmo e riserve, pur tendendo verso una valutazione positiva. Clooney e Sandler sono considerati al loro meglio, capaci di un'intesa naturale che alimenta tanto l’umorismo quanto i momenti più toccanti. Il film viene spesso definito una "lettera d'amore al cinema", elegante nella fotografia e precisa nelle sue osservazioni sul prezzo della notorietà. Non mancano, tuttavia, le voci più critiche, che imputano al film un eccesso di pulizia e di sottotrame, percepite talvolta come dispersioni rispetto al nucleo emotivo principale. Ma tra Venezia, New York e il passaparola del pubblico, Jay Kelly è rapidamente diventato uno dei titoli più discussi dell’anno. Un'opera che guarda al cinema, alle sue illusioni e alle sue ferite, con sincerità e un tocco di malinconico affetto: disponibile da ieri su Netflix, per tutti voi.
