Nessuno ne parla, ma su RaiPlay sta battendo tutti: Il turno conquista in silenzio.
C’è un piccolo film che, senza rumore e senza grandi nomi in copertina, sta scalando la classifica dei più visti su RaiPlay. Si chiama Il turno, è un film tv del 2021, e in questi giorni sta sorprendendo chiunque lo scopra quasi per caso. Mentre le produzioni più pubblicizzate arrancano tra trailer e sponsorizzate, questa storia intima e delicata si è fatta strada con la sola forza delle emozioni. Girato con ritmo lento, ma mai statico, Il turno parla di distanze invisibili: tra generazioni, culture, e mondi che si incontrano solo per pochi minuti, nel passaggio da un turno di lavoro all’altro.
Anna (interpretata da Irene Casagrande) e Lucia (Jun Ichikawa) si alternano nell’assistenza a Maria, un’anziana signora che vive sola. È nel momento del cambio turno, pochi minuti di silenzio, sguardi e parole misurate che il film trova la sua verità. In quell’intervallo sospeso si condensano rabbia, fragilità e un desiderio universale: trovare il proprio posto. L’atmosfera è domestica, quasi teatrale. Le luci sono calde, i silenzi densi. La regia evita il melodramma, scegliendo la via della semplicità, quella che colpisce perché racconta la realtà senza filtri.
Un piccolo film che resta addosso: tra i più visti della settimana su RaiPlay
Il turno non ha vinto premi, non ha fatto il giro dei festival internazionali, eppure oggi è tra i titoli più cliccati su RaiPlay. E la cosa sorprendente è che lo fa senza hype, solo grazie al passaparola di chi lo ha guardato e ne è rimasto toccato. Chi lo vede parla di un film che entra piano, ma non esce più. Forse perché riconosce nelle sue protagoniste una parte di sé: la fatica di adattarsi, la ricerca di dignità, la paura di non essere capiti. Ogni scena sembra chiedere allo spettatore di fermarsi e ascoltare. Nessuna musica invadente, nessun dialogo urlato. Solo la vita, nella sua forma più sincera. Nella sezione “più visti” di RaiPlay, Il turno continua a salire, superando film più noti e serie di punta.
È un piccolo fenomeno sotterraneo, di quelli che nascono dal basso e conquistano senza clamore. Una storia di umanità e incontro, e la definizione non potrebbe essere più centrata.
Perché dietro la semplicità della trama si nasconde un racconto potente sulla cura, intesa non solo come lavoro, ma come gesto quotidiano di empatia. Il turno non urla, ma parla chiaro. È il tipo di film che ti accompagna con discrezione e, quando finisce, lascia un silenzio pieno. Disponibile gratis su RaiPlay, merita di essere riscoperto proprio ora, mentre tutti guardano altrove.