Damiano Gavino sorprende in Prophecy, ora su Disney+: l’attore di Un Professore mostra il suo lato più oscuro.
Damiano Gavino cambia pelle. Dopo aver conquistato il pubblico di Rai 1 nei panni di Manuel Ferro in Un Professore, il giovane attore torna in una veste totalmente diversa in Prophecy, il nuovo film italiano diretto da Jacopo Rondinelli e disponibile ora su Disney+. Un ruolo che segna un punto di svolta nella sua carriera, mostrando un volto inedito, più cupo e magnetico, lontano dalla sensibilità adolescenziale che lo aveva reso uno dei volti più amati della fiction italiana. In Prophecy, ispirato al celebre manga di Tetsuya Tsutsui, Gavino interpreta Paperboy, un misterioso giustiziere urbano che indossa una maschera fatta di carta di giornale e diffonde sul web video di denuncia. Il suo obiettivo è smascherare le ingiustizie, anticipando le proprie azioni punitive contro chi ha commesso crimini o soprusi.
Un personaggio complesso, che vive a metà tra l’anonimato e il bisogno di lasciare un segno in una società sempre più digitale e distorta. Gavino dà vita a Paperboy con una forza magnetica e un controllo scenico sorprendente. La sua interpretazione alterna momenti di rabbia trattenuta e silenzi pieni di significato, rendendo il personaggio un simbolo di ribellione moderna. Il film si muove su terreni molto attuali: dalla viralità social al potere dei media, e Gavino si muove dentro questo labirinto morale con una maturità che sorprende chi lo conosceva solo per il ruolo dolente e fragile di Manuel.
Damiano Gavino convince in Prophecy: con lui anche Federica Sabatini
Accanto a lui, un cast eterogeneo che aggiunge energia e contrasti al racconto. Federica Sabatini, la Giulia di Don Matteo, porta sullo schermo un personaggio femminile incisivo e ambivalente, capace di bilanciare l’intensità di Gavino con una presenza vibrante e realistica. La sua partecipazione rappresenta una scelta di casting intelligente: unisce due volti amati del pubblico televisivo in una produzione dal tono decisamente più sperimentale e urbano. Prophecy non è solo un thriller metropolitano: è una riflessione sul potere della rete e sulla sete di giustizia che abita il nostro tempo. La regia di Rondinelli, già noto per il suo linguaggio visivo dinamico, amplifica la tensione e trasforma la metropoli in un labirinto psicologico dove nulla è davvero come sembra.

Il confronto tra Paperboy e Manuel Ferro è inevitabile. Manuel è un ragazzo alla ricerca di equilibrio, ferito ma ancora in grado di fidarsi. Paperboy, invece, è un uomo che ha smesso di credere negli altri e sceglie di agire nell’ombra. Due mondi opposti che rivelano quanto Gavino sia capace di attraversare registri interpretativi lontanissimi, mantenendo però sempre un magnetismo naturale che lo distingue. Con Prophecy, Damiano Gavino si libera dai confini della fiction televisiva e conquista definitivamente il grande schermo. Un’evoluzione coerente, potente e sorprendente, che anticipa la sua prossima apparizione in Un Professore 3, dove promette di portare con sé una nuova intensità maturata proprio grazie a questa prova cinematografica.
