Mel Gibson all’apice, crescendo di emozioni: stasera in tv thriller acclamatissimo che incassò oltre 300 milioni

Mel Gibson torna stasera in tv: il thriller che ha riscritto la tensione anni ’90.

Ransom – Il riscatto non è solo un film. È una corsa contro il tempo, una spirale di paura e determinazione che porta Mel Gibson al suo apice interpretativo. Stasera in tv su Iris, va in onda uno dei thriller più intensi e meglio costruiti degli anni ’90, diretto con mano ferma da Ron Howard, regista capace di trasformare ogni frame in un concentrato di adrenalina e umanità. Gibson interpreta Tom Mullen, un magnate dell’aviazione la cui vita perfetta crolla in un istante: il figlio viene rapito, e il riscatto richiesto dai sequestratori mette in moto una drammatica catena di eventi. Da quel momento, la tensione cresce scena dopo scena, fino a raggiungere livelli quasi insostenibili.

stasera in tv
Una scena dal film stasera in tv

Ron Howard costruisce il film con un ritmo serrato, alternando momenti di pura suspense a improvvisi scatti di azione. L’idea di trasformare il riscatto in una taglia pubblica, ribaltando le regole del gioco, resta una delle svolte più geniali e memorabili del cinema di genere. Un gesto che cambia tutto. Da padre disperato a uomo in guerra con il sistema e con se stesso, Gibson incarna alla perfezione la rabbia, la paura e la lucida follia di chi non accetta di arrendersi.

Mel Gibson: la performance che lo consacrò definitivamente stasera in tv

A metà degli anni ’90, Mel Gibson era già una star mondiale grazie a Braveheart e Arma letale. Ma con Ransom, mostrò un lato diverso: più vulnerabile, più umano, più istintivo. Il suo Tom Mullen è un uomo spogliato del potere, messo davanti a una scelta estrema. È in questa fragilità che Gibson trova la sua forza, offrendo una delle prove più intense della sua carriera, tanto da valergli la nomination ai Golden Globe come Miglior attore drammatico nel 1997. Al suo fianco, un cast di altissimo livello. Rene Russo dà spessore emotivo alla figura della madre, mentre Gary Sinise firma un villain ambiguo e inquietante, premiato da critica e pubblico. Ron Howard riesce dove molti altri registi si sarebbero persi tra cliché e azione fine a se stessa. La sua regia bilancia la tensione con il dramma umano. Restituisce così un film elegante, solido e mai artificioso. Howard mette in scena una New York tesa e minacciosa, ma anche incredibilmente reale.

Ogni decisione può cambiare il destino dei protagonisti. Non a caso, Ransom – Il riscatto resta uno dei thriller più citati e imitati degli anni ’90. Un punto di riferimento per il cinema mainstream che unisce tensione, realismo e grandi interpretazioni. Con oltre 300 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, il film conquistò il pubblico internazionale, piazzandosi tra i primi cinque titoli più visti del 1996 negli Stati Uniti. Una conferma della potenza narrativa di Howard e del magnetismo di Gibson, che seppero trasformare una storia di rapimento in un evento cinematografico globale. In un’epoca in cui i thriller si appoggiano a effetti digitali e ritmi forsennati, Ransom conserva una tensione “artigianale”. Sguardi, silenzi e decisioni estreme. È un film che non invecchia. Un pezzo di storia del cinema anni ’90 da riscoprire in prima serata, capace ancora oggi di incollare lo spettatore allo schermo.

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