Niente pasta o vellutata: cuoci la zucca come Andrea Mainardi, piacerà anche chi non la ama

Andrea Mainardi e la zucca che conquista l’autunno: il flan che manda in pensione la vellutata.

C’è chi la zucca la mette ovunque: nella pasta, nella vellutata, persino nel risotto. Poi c’è Andrea Mainardi, quello che davanti ai fornelli di È sempre mezzogiorno trasforma anche un ingrediente semplice in una dichiarazione d’amore. Questa volta ha tirato fuori dal cilindro un piatto che profuma d’autunno e di casa: un flan di zucca morbidissimo, immerso in una fonduta di taleggio che da sola basterebbe a scaldare l’anima.

andrea mainardi
Il flan alla zucca di Andrea Mainardi

Mainardi, con il suo ciuffo biondo ribelle e il sorriso da artista, non parla di “grammi” o “temperatura del forno”: parla di sentimento. Anche però quando è strettamente necessario, non è mai un procedimento troppo ungo o complicato da mettere in atto. E lo fa anche quando spiega che, per ogni stampino, bastano 40 grammi di polpa di zucca, un tuorlo, un po’ di panna, una grattata di noce moscata e sale. Tutto cotto dolcemente a bagnomaria, come un abbraccio che non devi avere fretta di lasciare.

Andrea Mainardi trasforma la zucca in flan: l’ozpione perfetta che stupisce chiunque a tavola

Il risultato? Un piccolo capolavoro che affonda il cucchiaio in una crema densa e vellutata, tra pezzetti croccanti di pancetta e foglioline di prezzemolo fritte. Non è solo un piatto, è un gesto d’affetto. Antonella Clerici lo sa bene: ogni volta che Minardi cucina, lo studio di Rai 1 cambia ritmo. Nessuna competizione, solo calore. E il pubblico, quello da casa, quello affezionato alla trasmissione del mezzogiorno di Rai 1, riconosce subito la differenza. “Uattàa”, esclama lui quando assaggia, occhi chiusi e sorriso sincero. È il suo modo di dire wow, ma con più cuore, come solo lui sa fare.

Perché la cucina, per Mainardi, non è mai solo tecnica: è racconto, memoria, gioco. E questa zucca diventa il suo modo di dire che anche un ingrediente umile può sentirsi protagonista. Se fino a ieri la zucca finiva sempre nella solita vellutata, dopo questa ricetta niente sarà più uguale. La fonduta di taleggio le dà corpo e carattere, la pancetta la completa, e quel flan al centro del piatto sembra quasi un piccolo sole che annuncia l’autunno con dolcezza. Non serve essere chef per provarci: basta la voglia di stupire, di accendere il forno e lasciarsi guidare. Perché, come insegna Mainardi, le ricette più belle non si scrivono, si sentono.

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