La provinciale: il gioiello dimenticato di RaiPlay con una Sabrina Ferilli mai così intensa
Tra le serie che meritano di essere riscoperte su RaiPlay c’è La provinciale, una miniserie che ha segnato uno dei momenti più maturi della carriera di Sabrina Ferilli. Andata in onda su Rai 1 nel 2006 e diretta da Pasquale Pozzessere, questa produzione, tratta dal racconto di Alberto Moravia del 1937 è un piccolo gioiello dimenticato, capace di restituire un ritratto lucido e amaro dell’Italia del dopoguerra e delle sue contraddizioni. La storia di Gemma Foresi, interpretata da Sabrina Ferilli, è quella di una donna che incarna le illusioni e le fragilità del sogno di emancipazione femminile. Ambientata negli anni Cinquanta, nel pieno del boom economico, la miniserie racconta la scalata sociale di una ragazza di provincia che, pur di conquistare una vita “migliore”, accetta compromessi sempre più pericolosi.
Gemma sposa Vittorio Vagnuzzi (interpretato da Stefano Dionisi), un professore riservato e rispettabile, ma il matrimonio si trasforma presto in una gabbia. L’incontro con Massimo Rinaldi (Enzo Decaro), un uomo ricco e spregiudicato, le apre le porte di un mondo dorato, ma anche di un incubo. Un misterioso omicidio di una contessa la trascina in una spirale di inganni, passioni e sospetti. Dietro la trama noir si nasconde una riflessione ancora attuale: quanto costa davvero inseguire il successo e il riconoscimento sociale in una società che giudica le donne per le loro ambizioni?
Sabrina Ferilli, magnetica e autentica su RaiPlay
In La provinciale, Ferilli abbandona i toni brillanti delle sue commedie e regala una delle sue interpretazioni più potenti. È magnetica, vulnerabile, vera. La sua Gemma non è solo una donna vittima delle convenzioni, ma anche un personaggio combattuto, che si muove tra desiderio e colpa, sogno e disillusione. La regia di Pozzessere costruisce attorno a lei un’atmosfera sospesa, fatta di chiaroscuri e silenzi, perfettamente accompagnata dalle musiche di Ennio Morricone, che aggiungono spessore emotivo e tensione cinematografica.

Accanto alla Ferilli, un cast di grande livello: Barbara Bouchet, Lisa Gastoni, Cosimo Fusco, Arnaldo Ninchi, e Antonio Petrocelli, tutti interpreti che contribuiscono a restituire la doppiezza della provincia italiana, tra ipocrisia e desiderio di modernità. Un racconto di passioni e delitti, ma anche una critica sottile ai pregiudizi e alle illusioni di un Paese che stava cambiando. Guardarla oggi su RaiPlay, dove è disponibile gratuitamente, significa riscoprire una pagina di televisione d’autore che ha saputo unire Moravia e Ferilli in un ritratto femminile senza tempo. È una miniserie che non punta all’effetto facile, ma scava dentro: nella coscienza, nella colpa, nei desideri. E ci ricorda perché Sabrina Ferilli resta una delle interpreti più autentiche e carismatiche del panorama italiano.
