Casper: il film che Hollywood non aveva capito e che oggi fa ancora sognare, stasera in tv.
Stasera su Canale 27 torna un titolo che, trent’anni dopo, continua a evocare un misto di nostalgia, dolcezza e magia: Casper. Uscito nel 1995 e diretto da Brad Silberling, il film è stato accolto con scetticismo dalla critica, ma nel tempo è diventato una vera pietra miliare del cinema anni ’90. Non solo per l’uso pionieristico della CGI, ma anche per il modo in cui ha saputo mescolare humour, malinconia e una tenera riflessione sulla perdita e sull’amore. Tutto ruota attorno al misterioso Whipstaff Manor, una magione che trasuda mistero e fascino gotico. A ereditarla è Carrigan Crittenden (la straordinaria Cathy Moriarty), donna avida e spietata che sogna di liberarsi dei fantasmi che infestano la casa per mettere le mani su un tesoro nascosto.

Ma tra gli spiriti che popolano il castello c’è Casper, il fantasma più dolce e amichevole della storia del cinema, interpretato in CGI con voce di Malachi Pearson e volto umano di Devon Sawa. A entrare nel mondo di Casper sono Kat Harvey (una giovanissima e magnetica Christina Ricci) e suo padre, il dottor James Harvey (Bill Pullman), esperto di fenomeni paranormali. Tra la ragazza e il piccolo fantasma nasce un legame delicato e sincero, capace di attraversare i confini tra vita e morte.
Il film che ha cambiato la storia degli effetti speciali stasera in tv
Nel 1995 Casper fu un azzardo. Era uno dei primi film con un protagonista interamente digitale, un traguardo tecnico che oggi diamo per scontato, ma che allora rappresentava un salto nel futuro. La Industrial Light & Magic, lo stesso team dietro “Jurassic Park”, lavorò mesi per rendere espressivo e “umano” un personaggio fatto di pixel. L’innovazione, però, non bastò a conquistare subito tutti. Al momento dell’uscita, la critica si divise: alcuni lo giudicarono troppo cupo per essere un film per ragazzi, altri lo definirono “un gioiello travestito da commedia”. Ma il pubblico, come spesso accade, fu più lungimirante: Casper incassò quasi 300 milioni di dollari e regalò alla cultura pop una delle figure più iconiche del decennio. Dietro l’ironia dei tre zii fantasma e le gag visive, Casper nasconde un’anima sorprendentemente profonda. Parla di solitudine, accettazione e amore incondizionato, ma lo fa con una leggerezza che commuove ancora oggi.
La scena finale, in cui Casper rinuncia a tornare umano per salvare il padre di Kat, resta uno dei momenti più struggenti del cinema family anni ’90. Christina Ricci, premiata con un Saturn Award per la sua interpretazione, porta sullo schermo una Kat autentica, curiosa e ribelle: un personaggio che ha anticipato un nuovo modello di eroina adolescenziale, lontano dagli stereotipi. Oggi Casper è considerato uno dei film simbolo dell’infanzia dei millennial, una storia che unisce la magia del cinema classico con la tecnologia del futuro. È il film che ha aperto la strada a produzioni come Il gigante di ferro e Monster House, dimostrando che anche un fantasma può insegnare ai vivi cosa significa amare. Rivederlo stasera su Canale 27 non è solo un tuffo nel passato: è un promemoria di quanto il cinema degli anni ’90 sapesse parlare al cuore con effetti speciali, ma anche con emozioni vere.
