Striscia la Notizia rischia di tornare: per Mediaset e Gerry Scotti sarebbe un clamoroso autogol.
La televisione italiana vive un momento di grande fermento. Dopo anni di rincorse, Mediaset ha ritrovato equilibrio e successo in access prime time con La Ruota della Fortuna, il game show tornato in grande stile su Canale 5. Eppure, nelle ultime settimane si fa strada un’ipotesi che, se confermata, rischierebbe di incrinare i nuovi equilibri: il ritorno di Striscia la Notizia nella fascia preserale. Una mossa che, numeri alla mano, potrebbe trasformarsi in un tonfo. Il programma condotto da Gerry Scotti, con la presenza di Samira Lui, ha riportato Canale 5 a respirare aria di vittoria. Le medie superano i 3,5 milioni di spettatori con picchi oltre i 4 milioni, share che vola oltre il 25%.
Numeri che hanno permesso a Mediaset di tornare a insidiare il dominio di Rai 1 con Affari Tuoi, in alcune serate addirittura superandolo. La forza del format sta nel mix: lo studio rinnovato, le vincite record, dai 200.000 euro portati a casa da Veronica ai 100.000 conquistati da Fabio e l’atmosfera familiare che ben si sposa con quell’orario. Non è solo nostalgia anni ’90, ma un vero rinnovamento editoriale. La Ruota della Fortuna è diventata l’appuntamento imperdibile per intere famiglie e il vero “tesoretto” di Mediaset nella fascia più delicata.
Striscia la Notizia con Gerry Scotti? Le voci sul ritorno a Mediaset
Il successo de La Ruota ha avuto un effetto collaterale inevitabile: la sospensione di Striscia la Notizia dall’access prime time di Canale 5. Il tg satirico di Antonio Ricci, un tempo macchina da guerra capace di viaggiare oltre i 7 milioni, era ormai crollato al 12-13% di share. Mantenere Striscia in quella fascia significava accettare ascolti dimezzati e un problema di immagine. Non solo: per gli investitori pubblicitari, la forbice tra un game show in crescita e un programma in declino diventava insostenibile. Per questo motivo, il ritorno di Striscia su Canale 5 equivarrebbe oggi a un errore strategico difficilmente giustificabile. Mediaset rischierebbe di buttare all’aria mesi di lavoro, rinunciando a un successo consolidato per inseguire un format che non risponde più ai gusti del pubblico serale.
@giusyindiretta Che ne sarà di Striscia la Notizia? E Gerry Scotti? Non perderti il pezzo completo su l’architetto.it ‼️ #striscialanotizia #gerryscotti #mediaset #viral #fyp
Da settimane circola un’altra ipotesi: un approdo di Striscia su Italia 1 nella fascia delle 20. In questo caso, il programma non si troverebbe a competere direttamente con Affari Tuoi o con La Ruota, ma con i telegiornali e altri format meno “forti”. Sarebbe una sorta di “rifugio” strategico, che consentirebbe al programma di non sparire del tutto, pur rinunciando al prestigio e alla centralità di Canale 5. Secondo alcune indiscrezioni, Mediaset starebbe valutando un debutto già a metà novembre 2025. Tuttavia, non ci sono conferme ufficiali e non è escluso che Striscia possa essere ridimensionata ulteriormente, magari con puntate più brevi o con un tono diverso rispetto al passato. Certo è che lo spostamento su Italia 1 sancirebbe la fine di un’era: Striscia non sarebbe più il “pilastro” della programmazione, ma un esperimento collaterale in un contesto meno competitivo.
Scotti tra due mondi
In questo scenario, il nome di Gerry Scotti torna centrale. Da novembre, secondo i rumor, lo storico volto di Canale 5 potrebbe lasciare temporaneamente La Ruota della Fortuna per guidare Striscia. Ma questo significherebbe privare il game show del suo conduttore simbolo, proprio nel momento in cui sta vivendo una seconda giovinezza. Una scelta che rischierebbe di confondere il pubblico e di indebolire entrambi i programmi. Se Mediaset ha trovato nella Ruota il suo nuovo motore d’ascolti, cambiare pilota a corsa in corso potrebbe rivelarsi un errore di valutazione.

Mediaset oggi è risorta su più fronti, dai game show alla fiction, passando per lo sport. Ma proprio per questo deve evitare passi falsi. Scommettere ancora su Striscia come se fossimo negli anni d’oro rischia di trasformarsi in un boomerang editoriale. Meglio lasciare che la Ruota continui a girare, e trovare per Striscia uno spazio più adatto, senza intaccare il fragile equilibrio riconquistato in access prime time.
