Prima serata con Bernardo Bertolucci: un evento che profuma di grande cinema su Rai 3.
Ci sono serate che non vanno vissute distrattamente, perché nascono con la promessa di riportarci in contatto con la vera essenza del cinema. Questa sera, giovedì 11 settembre, Rai 3 apre la sua prima serata a un documentario che non è soltanto una biografia, ma un vero e proprio viaggio dentro l’anima di un autore che ha scritto pagine immortali della settima arte: Bernardo Bertolucci. Il film, dal titolo evocativo La nostra magnifica ossessione. Bernardo Bertolucci e la sua generazione, porta la firma di Marco Spagnoli e ci regala un’esperienza da sala cinematografica comodamente dal divano di casa.

A guidare lo spettatore c’è Stefania Sandrelli, musa del Maestro e voce narrante di un racconto che diventa confessione, memoria e testimonianza. Non si tratta di un semplice documentario, ma di un’opera che intreccia passato e presente, ricordi personali e testimonianze di chi ha condiviso con Bertolucci momenti di creatività e di rivoluzione artistica. Tra gli ospiti compaiono nomi che da soli bastano a scrivere una storia parallela del cinema: Dario Argento, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Daniele Luchetti, Vittorio Cecchi Gori, e ancora Enrico Magrelli, Tea Falco e molti altri. Le immagini di repertorio, molte delle quali mai viste prima, restituiscono l’energia di un’epoca in cui il cinema non era intrattenimento, ma battaglia culturale, sogno collettivo, ricerca di libertà. Insieme a Bertolucci, emergono figure come Vittorio Storaro, Ferdinando Scarfiotti e Gato Barbieri, compagni di viaggio che hanno contribuito a rendere i suoi film veri e propri monumenti visivi e sonori.
Bernanrdo Bertolucci su Rai 3: un maestro che ha ispirato il mondo intero
Il percorso tracciato dal documentario non si limita a raccontare i set e le sceneggiature. Mette in luce la forza di un uomo che ha saputo interpretare lo spirito del Novecento, facendo dialogare la nostra cultura con quella internazionale. Non è un caso che autori come Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Woody Allen e Paul Thomas Anderson abbiano sempre riconosciuto l’influenza di Bertolucci sul loro sguardo cinematografico. Ogni sequenza di questo film-documento porta con sé il respiro di un tempo in cui l’arte era ancora capace di cambiare la vita, di scuotere coscienze e abbattere confini.
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Guardare La nostra magnifica ossessione stasera in prima serata non significa solo assistere a una proiezione televisiva, ma partecipare a un evento. È un’occasione rara per ritrovare l’idea di cinema come esperienza totale, fatta di emozioni, amicizie, conflitti e passioni. È anche un modo per capire quanto Bertolucci, con i suoi film, abbia continuato a parlare di noi e del nostro tempo, anticipando temi e linguaggi che oggi consideriamo moderni. Un appuntamento che unisce spettacolo e memoria, ricerca e intrattenimento, e che merita di essere visto con lo stesso rispetto e la stessa attenzione che si riserva a un grande film sul grande schermo.
