Alba Rohrwacher è la carta vincente italiana nel film più atteso della Mostra di Venezia.
Tra le prime notizie esplosive del giorno: Jay Kelly, il nuovo film di Noah Baumbach, entra ufficialmente in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. E tra George Clooney, Adam Sandler e Laura Dern, spunta un nome che per il pubblico italiano suona come un orgoglio nazionale: Alba Rohrwacher. Attrice dallo sguardo magnetico e dal talento ormai riconosciuto in tutto il mondo, la sua presenza in un film Netflix dal cast hollywoodiano segna un momento decisivo per il cinema europeo, e italiano, in una produzione dichiaratamente globale. Il film, una commedia drammatica che racconta la crisi d’identità del celebre Jay Kelly vede Clooney nei panni del protagonista, in una miscela di ironia, malinconia e crisi esistenziali che promettono di colpire il pubblico in pieno petto. Ma è la presenza di Alba Rohrwacher, scelta da Baumbach per un ruolo ancora top secret, ad accendere l’interesse della stampa internazionale.
Per l’attrice fiorentina, già premiata a Cannes e amatissima dai fratelli Dardenne, si tratta dell’ennesima conferma di un percorso coerente e mai scontato. Non è solo la “quota italiana” in un film d’autore americano: è l’anello di congiunzione tra il gusto europeo e l’estetica hollywoodiana. Rohrwacher porta con sé una forma di recitazione più intima, scolpita nei silenzi e nei dettagli, e sarà interessante vedere come questa delicatezza si intreccia alla coralità spettacolare di un cast che comprende anche Eve Hewson, Riley Keough e Greta Gerwig.
Un set tra New York, Londra e Montalcino: Alba Rohrwacher nel film più atteso a Venezia
Girato tra New York, Londra e la campagna toscana, Jay Kelly è anche un omaggio all’Italia. Non solo per le location da cartolina, ma per il modo in cui la Toscana, in particolare la tenuta Argiano a Montalcino entra nella narrazione come spazio simbolico. Il Brunello, il paesaggio, la luce della Val d’Orcia: Baumbach non si limita a usarli come sfondo, li trasforma in elementi drammaturgici. Un dettaglio non da poco, soprattutto in un’industria che spesso ha sfruttato l’Italia come semplice sfondo esotico. Con Jay Kelly, quella stessa Italia entra nel cuore del racconto grazie anche alla presenza viva e intensa di un’attrice che la rappresenta nel modo più autentico.
Jay Kelly uscirà nelle sale il 14 novembre 2025, per poi approdare su Netflix il 5 dicembre. Non è la prima volta che Baumbach lavora con la piattaforma (Storia di un matrimonio resta uno dei film più amati degli ultimi anni) ma è forse la prima volta che la sua visione si apre così tanto al mondo, grazie a un cast internazionale e a una storia che parla di identità, visibilità e sradicamento. In un festival che cerca sempre più spesso titoli capaci di coniugare qualità e richiamo mediatico, la combinazione tra George Clooney, Adam Sandler e Alba Rohrwacher suona come un colpo da maestro. Venezia si prepara ad accoglierli. E l’Italia, questa volta, non sarà solo spettatrice.