Un Professore 3: la fiction con Alessandro Gassmann torna su Rai 1, ma con una sorpresa nel palinsesto.
Un Professore 3 si prepara a tornare in prima serata su Rai 1 con Alessandro Gassmann ancora una volta nei panni del carismatico Dante Balestra. Ma stavolta non sarà una semplice riconferma. La serie, che riprende le fila dalla seconda stagione, porterà con sé non solo nuovi personaggi e sviluppi nella trama, ma anche una programmazione televisiva completamente diversa da tutte le altre fiction Rai. A differenza di titoli come Cuori 3, Il Commissario Ricciardi 3 o l’attesissima Sandokan, la terza stagione di Un Professore è l’unica che prevede una doppia messa in onda nella stessa settimana. Un dettaglio non da poco.
La Rai ha infatti deciso di trasmettere un episodio extra domenica 14 dicembre, in aggiunta alla solita puntata del giovedì. Una scelta che sembra dettata dalla volontà di evitare lo slittamento della serie nel periodo natalizio, quando le abitudini del pubblico cambiano e il palinsesto subisce inevitabili variazioni. In questo modo, Un Professore 3 riuscirà a concludere il suo arco narrativo prima delle festività, posizionandosi come l’ultima grande fiction dell’anno prima del break natalizio. Una strategia chiara, pensata per non perdere lo zoccolo duro di spettatori che ormai da anni segue la serie con affetto.
Nuovi volti, vecchie emozioni e un destino diverso: cosa aspettarsi da Un Professore 3 su Rai 1
Il pubblico ritroverà molti dei volti noti: Claudia Pandolfi (Anita), Nicolas Maupas (Simone), Damiano Gavino (Manuel), e naturalmente il professor Dante. Ma la novità più interessante riguarda l’arrivo di nuovi personaggi come Nicole Grimaudo, nei panni della nuova preside Irene Alessi, e Dario Aita, che interpreterà il professor di fisica Leone Rocci. Tra i banchi, invece, farà il suo debutto Filippo Brogi. Le riprese, iniziate a fine febbraio a Roma, garantiranno come sempre l’autenticità degli ambienti e delle atmosfere. E anche se la trama resta ancora riservata, è facile aspettarsi nuove sfide educative, relazioni complesse e quel mix perfetto tra filosofia e adolescenza che ha reso questa serie un vero e proprio cult televisivo.

Il destino della serie, però, si differenzia da tutte le altre. Non solo per il suo calendario accelerato, ma anche perché è l’unica a chiudere prima del 20 dicembre, tagliando fuori di netto il rischio di “congelamento” festivo. Una mossa intelligente che potrebbe valorizzare gli ascolti e dare maggiore visibilità agli ultimi episodi, in un momento in cui la concorrenza cala e l’attenzione del pubblico si concentra. Non si escludono però, ulteriori cambiamenti per altre serie, dovuti a eventi o all’andamento degli ascolti.
