Uomini e Donne in prima serata: Mediaset ha finito le idee?
Una scelta che fa più rumore del contenuto. Mediaset piazza Uomini e Donne in prima serata per la scelta di Gianmarco Steri, e lo fa con la nonchalance di chi non sa più da che parte girarsi per racimolare ascolti. È il segnale più chiaro di una rete in affanno, che guarda al proprio day-time come una farmacia d’emergenza quando il prime time è febbricitante. E sì, la scelta era già andata in onda in prima serata anni fa. Ma allora c’era entusiasmo, ora c’è bisogno. Serve tamponare il disastro del 12% di share collezionato da La Notte nel Cuore o da Sarabanda Celebrity. Non bastava più Terra Amara o il “turco random” di turno. Serviva il cavallo sicuro. E il cavallo è, sempre e solo, Maria De Filippi.
Da C’è Posta per Te a This is Me, passando ora per le scelte dei tronisti, l’intera strategia editoriale di Canale 5 pare scritta da un algoritmo con una sola variabile: “Maria De Filippi = share”. Il rischio? Trasformare un asset prezioso in una scorciatoia bruciata. Quando tutto diventa Maria, anche Maria rischia di diventare troppo. Il problema non è Maria, ovviamente. È un sistema editoriale pigro, miope, incapace di rinnovarsi. Un’azienda delle dimensioni di Mediaset, con le risorse che ha, non può e non deve vivere di rendita su un’unica autrice/produttrice. È come se la Rai mandasse in onda Affari Tuoi tre volte alla settimana in fasce diverse, perché tanto funziona.
Il daytime saccheggiato: Uomini e Donne è la giusta scelta da piazzare in prima serata?
Il daytime funziona. Ma funziona proprio perché è costruito per quella fascia. È routine, è fidelizzazione, è abitudine. Portarlo in prima serata è snaturarlo. È come prendere un cappuccino e servirlo come drink dopo cena: puoi anche provarci, ma non chiamarlo strategia. La scelta di Gianmarco è stata emozionante quanto una promo sui social, probabilmente avrà anche portato soddisfazioni in termini numerici. Ma a che prezzo? Mediaset sta cannibalizzando se stessa. Sta spogliando un comparto forte, il pomeriggio, per cercare di tappare i buchi di una sera sempre più disabitata. È una toppa di lusso su un vestito che cade a pezzi.

Dove sono le idee? Il problema vero è l’assenza di una visione. Non si vede una linea editoriale, non si nota sperimentazione, non si percepisce un’identità. Rai 1, con repliche di fiction, fa il 16-17%. Mediaset spara cartucce a vuoto. Cambia i titoli, cambia le facce, ma il senso resta lo stesso: arrangiarsi. E quando ci si arrangia troppo a lungo, poi non ci si rialza. Maria De Filippi è un genio della tv. Ma non è una soluzione a tutto. Mediaset deve ritrovare coraggio, fantasia, contenuti. Deve smettere di pensare che il pubblico sia sempre pronto a bersi lo stesso prodotto, solo in orari diversi. Il pubblico cambia. E ora, più che mai, pretende novità.
