Il Paradiso delle Signore, colpo al cuore nel finale: cosa nasconde davvero Tancredi

Tancredi, il cuore spezzato de Il Paradiso delle Signore 9: vendetta, amori e un’umanità che disarma.

Tra i tanti volti che hanno animato Il Paradiso delle Signore 9, Tancredi di Sant’Erasmo è quello che più ha saputo spaccare in due il pubblico. O lo si odia, o lo si capisce. Non esiste via di mezzo. E in questa ambivalenza c’è tutta la forza di un personaggio costruito su emozioni che, per quanto spesso mal indirizzate, restano autentiche, a tratti devastanti. Dall’astio cieco alla rabbia fredda, dalla sete di vendetta fino allo sconforto più intimo, Tancredi si muove su una linea sottile tra antagonismo e vulnerabilità. E in fondo, è proprio questa sua esposizione emotiva a renderlo tremendamente umano.

Tancredi inizia la nona stagione dominato dall’odio. Un sentimento viscerale, radicato nella delusione per la fuga di Matilde con Vittorio Conti, facilitata dalla cugina Marta. Ma Tancredi non è un villain da soap: non pianifica il male per puro sadismo. Si muove per disperazione, per orgoglio ferito, per il bisogno incontrollabile di non perdere ancora una volta. Ed è così che nasce il piano contro Il Paradiso delle Signore, dove coinvolge Giulia e una Rita manipolata, trasformata suo malgrado in pedina di un gioco troppo grande. Ma dietro a quel cinismo apparente, si intravede una fragilità bruciante: Tancredi è un uomo che non sa più come chiedere aiuto.

Rosa, l’ultima illusione di Tancredi ne Il Paradiso delle Signore

Quando cerca di avvicinarsi a Rosa, Tancredi non è il manipolatore che tutti pensano. O almeno, non solo. Prova a offrirle un lavoro, tenta un gesto gentile, accenna perfino a un sentimento che, per una volta, non sembra costruito a tavolino. Ma Rosa guarda altrove, e Tancredi, ancora una volta, rimane solo con la propria illusione. Il rifiuto di Rosa è forse uno dei colpi più duri per lui. Non tanto per l’orgoglio, ma perché rompe l’ultima speranza di essere visto per ciò che è, e non per ciò che ha fatto. Il crollo arriva con la confessione di Rita. Il castello costruito da Tancredi si sgretola sotto il peso delle sue stesse macchinazioni. Non ci sono più alibi, né alleati. Rimane un uomo solo, sconfitto, eppure più vero che mai.

il paradiso delle signore
Rosa ha scoperto Tancredi e si è allontanata drasticamente

Nessuna uscita trionfale, nessun colpo di scena redentivo. Solo un lento disfacimento emotivo, che lo porta sull’orlo della denuncia e forse fuori dalla scena. Ma è proprio qui che Tancredi conquista. Perché non cerca giustificazioni. Subisce tutto. E nel farlo, diventa incredibilmente reale. Flavio Parenti, che lo interpreta, incarna alla perfezione tutta la disperazione di un uomo alla fine semplice: Tancredi non è un cattivo. È un uomo ferito, in cerca di riscatto. E questa è la chiave del personaggio. Non è mai stato un nemico da sconfiggere, ma un’anima spaccata, spesso incapace di amare nel modo giusto, ma sempre guidata da un sentimento sincero. Tancredi ha sbagliato. Ha tradito. Ha ferito. Ma ha anche amato, tremato, sofferto. E questo lo rende, forse, il personaggio più umano di tutta la stagione.

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