Nathalie Guetta e Don Matteo: un amore senza fine condito da un ottimo piatto di pasta.
Nathalie Guetta, con il suo sorriso inconfondibile e l’energia travolgente, è da oltre vent’anni un pilastro della fiction Don Matteo. Nata a Parigi nel 1958, cresciuta tra circo e spettacoli di strada, Nathalie è approdata in Italia giovanissima, portando con sé una vitalità contagiosa. Dopo l’esordio al Maurizio Costanzo Show e alcuni ruoli al cinema, il grande pubblico l’ha adottata grazie alla sua Natalina: la perpetua della canonica di Gubbio e poi di Spoleto.
Il suo personaggio, una donna dal cuore enorme e dal carattere esuberante, è entrato nel cuore degli spettatori insieme al parroco più amato d’Italia, interpretato da Terence Hill. Nella serie, Natalina non è solo la spalla comica del maresciallo Cecchini, ma anche una figura materna, affettuosa e sempre pronta a difendere chi è in difficoltà. Nel corso delle stagioni, Natalina ha vissuto momenti esilaranti, drammi familiari e nuove avventure, diventando un vero simbolo di Don Matteo. Proprio come Nathalie Guetta nella vita reale, Natalina è una presenza che non passa inosservata: autentica, sincera e capace di emozionare con una sola battuta.
Gli strangozzi alla spoletina: il piatto simbolo di Don Matteo (e anche Nathalie Guetta?)
Tra le tante scene indimenticabili di Don Matteo, ce n’è una che parla direttamente al cuore (e allo stomaco) degli spettatori: la tavola imbandita con gli strangozzi alla spoletina. Questo piatto tradizionale umbro diventa protagonista nell’episodio L’amore sbagliato dell’undicesima stagione, quando Don Matteo si siede a pranzo con Sofia, Natalina e il piccolo Cosimo, poco prima dell’arrivo del maresciallo Cecchini. Gli strangozzi, conosciuti anche come strozzapreti o stringozzi, sono una pasta fresca tipica di Spoleto. Il loro nome curioso deriva dalle stringhe delle scarpe, e affonda le radici in racconti popolari legati alla resistenza contro il potere papale. A partire dalla nona stagione, quando l’ambientazione della fiction si sposta da Gubbio a Spoleto, gli autori scelgono di omaggiare la nuova città introducendo in tavola proprio questo piatto tipico, che incarna l’anima genuina dell’Umbria.

Qual è la ricetta? Preparare gli strangozzi è semplice e richiede pochi ingredienti autentici: farina di grano tenero e acqua (senza uova, come vuole la tradizione). Impastare fino a ottenere un composto liscio, stenderlo in una sfoglia sottile (circa 2 mm), arrotolarlo e tagliarlo a strisce larghe 3-4 mm. Cuocere la pasta in acqua bollente salata. Per il condimento serve olio extravergine d’oliva e aglio soffritto (che poi va tolto). Pomodori freschi o pelati, tagliati a pezzi e lasciati cuocere fino a formare un sugo denso. Prezzemolo fresco tritato a fine cottura. Un pizzico di peperoncino per chi ama un tocco di vivacità. Gli strangozzi alla spoletina sono il classico piatto della domenica a Spoleto, simbolo di convivialità e tradizione. Non è un caso che siano entrati a far parte dell’universo di Don Matteo: rappresentano esattamente ciò che la serie racconta da sempre. Genuinità, accoglienza e un pizzico di ironia, proprio come la meravigliosa Natalina interpretata da Nathalie Guetta.
