Il commissario che ricorda Montalbano, ma non lo è: le analogie che non ti aspetti su RaiPlay.
C’è un volto che a prima vista evoca quello di Montalbano: lo stesso sguardo tagliente, lo stesso senso di giustizia che non accetta scorciatoie, la stessa capacità di leggere tra le righe di un delitto come tra le pieghe dell’animo umano. Ma non stiamo parlando del celebre commissario nato dalla penna di Camilleri. Stavolta il contesto è diverso, l’atmosfera più cupa, la Sicilia meno assolata e più densa di ombre. Eppure, chi ama Montalbano troverà in questo personaggio un’eco familiare. E forse, qualcosa in più. Stiamo parlando di Dario Maltese, protagonista della miniserie Maltese – Il romanzo del commissario, interpretata con grande intensità da Kim Rossi Stuart e una fantastica Barbara Ronchi al suo fianco.
Andata in onda su Rai 1 nel 2017 e oggi disponibile integralmente su RaiPlay, questa serie è un piccolo gioiello del poliziesco italiano. Una di quelle opere che meritano una seconda vita grazie allo streaming. La storia si svolge nella Trapani degli anni Settanta, dove il commissario Maltese torna dopo una lunga assenza. Non è una scelta, ma una necessità: l’omicidio di un caro amico lo costringe a fare i conti con un passato rimosso, e con un presente dominato da intrecci di potere, mafia e corruzione. A differenza di Montalbano, che lavora in un contesto in cui il crimine è spesso filtrato da una sottile ironia, Maltese si muove in un mondo tragico, segnato da una tensione storica reale, con richiami evidenti alla stagione degli anni di piombo e alla mafia del dopo-Borghese.
Maltese – Il romanzo del commissario: il noir d’autore che somiglia a Montalbao da (ri)scoprire su RaiPlay
Kim Rossi Stuart costruisce un personaggio complesso, asciutto, profondamente umano. Non ha il sarcasmo di Montalbano, ma ne condivide la stessa ostinazione. È un commissario che porta addosso il peso della verità, pronto a farsi nemico di chiunque pur di portare alla luce ciò che conta davvero. Dal punto di vista estetico e registico, Maltese si distingue per una fotografia curata, una regia cinematografica (firmata da Gianluca Maria Tavarelli, lo stesso di alcuni episodi di Montalbano) e una scrittura che non banalizza mai la trama.

Non è solo crime: è un affresco politico, un dramma interiore, una riflessione sulla solitudine del giusto in un mondo marcio. Perché guardarlo proprio oggi, dopo anni dalla messa in onda su Rai 1? Perché è attualissimo. Racconta poi una Sicilia meno da cartolina e più da romanzo. Perché, nel mare delle serie crime usa e getta, Maltese ha una voce precisa, adulta. E perché, se hai amato Montalbano, questo commissario ti sfiderà ad andare più a fondo.
