Il Turco su Canale 5: la serie con Can Yaman funziona alla grande, peccato per un particolare non da poco.
Dopo mesi di attesa, finalmente è arrivata su Canale 5 Il Turco, la nuova serie che ha suscitato grande curiosità tra il pubblico. La trama, ambientata durante il secondo assedio di Vienna nel 1683, è un affascinante mix di storia, azione e passione. La serie segue le vicende di Hasan Balaban, interpretato dal celebre Can Yaman, un giannizzero ottomano accusato ingiustamente di tradimento. Dopo una ferita che lo costringe alla fuga, Hasan trova rifugio nel suggestivo villaggio di Moena, tra le Dolomiti, dove incrocia il destino di Gloria, una donna emarginata dalla comunità. Tra i due nasce un legame profondo e passionale, che li porterà a combattere insieme per difendere il villaggio e lottare contro un’oppressione che li schiaccia.
La produzione si distingue per la qualità cinematografica, con paesaggi mozzafiato e costumi storici accuratissimi, dando vita a un progetto che sembra destinato a lasciare il segno. Dal punto di vista visivo e narrativo, è un vero e proprio kolossal, degno di essere paragonato alle produzioni internazionali più ambiziose. La scelta di girare in Trentino e nelle montagne delle Dolomiti non solo offre scenari spettacolari, ma aggiunge un tocco di autenticità che cattura lo spettatore. I costumi, i combattimenti e le scenografie sono curati nei minimi dettagli, conferendo alla serie un’epicità che non ha nulla da invidiare ai grandi blockbuster. Le performance degli attori sono convincenti: Can Yaman dà vita a un Hasan perfetto, con una presenza scenica potente e un’intensità emotiva che non passa inosservata. Al suo fianco, Greta Ferro interpreta Gloria con una naturalezza che aggiunge profondità al personaggio, creando una chimica palpabile tra i due protagonisti.
Il Turco su Canale 5 è un kolossal: peccato per il doppiaggio
Tuttavia, c’è un aspetto che mina la perfezione di questa serie: il doppiaggio. Come spesso accade con le produzioni internazionali, la versione italiana di Il Turco presenta un problema che penalizza la fruizione del prodotto. Nonostante le performance degli attori siano di alto livello, la traduzione e il doppiaggio non riescono a trasmettere tutta l’intensità che la lingua originale, quella turca e inglese, sarebbe riuscita a esprimere. La differenza tra le voci italiane e quelle originali è evidente, e questo distacco emotivo può rendere meno coinvolgente il racconto. Un esempio che viene spesso fatto per analogia è quello de Il Conte di Montecristo, dove il doppiaggio ha appiattito la forza delle emozioni degli attori, facendo perdere parte del loro impatto.

In una serie che si propone come un grande spettacolo visivo ed emozionale, questa differenza linguistica rappresenta una piccola, ma significativa, pecca. Nonostante ciò, Il Turco rimane una serie affascinante, che merita di essere vista, e che sicuramente coinvolgerà molti spettatori grazie alla sua trama avvincente e alla bellezza della sua realizzazione. Un prodotto di alta qualità, ma che, purtroppo, soffre di un doppiaggio che non riesce a fare giustizia alla potenza emotiva della lingua originale. Per i più esigenti però (e ne vale la pena), è possibile recuperare le puntate su Mediaset Infinity, caricate in lingua originale.
