Alessandro Borghese, maestro della ristorazione e imprenditore: ma il suo ristorante è all’altezza della fama?
Alessandro Borghese è un nome che non ha bisogno di presentazioni nel mondo della ristorazione e dell’imprenditoria gastronomica. Con la sua filosofia basata sulla semplicità e l’esaltazione dei sapori autentici, ha conquistato il pubblico televisivo e gli appassionati di cucina. Ma l’esperienza nel suo ristorante di Milano è davvero all’altezza della sua fama? A rispondere a questa domanda ci hanno pensato l’influencer Francesco Zini e un suo amico chef, Alessio, che hanno deciso di testare in prima persona la cucina di Borghese. Il verdetto? Purtroppo, deludente. Tanto da definirla una “trappola per i telespettatori”.

Zini e il suo amico chef si aspettavano un’esperienza memorabile, ma si sono trovati di fronte a una serie di note dolenti. Il piatto che ha fatto storcere maggiormente il naso è stato il coniglio, servito freddo e con un osso pericoloso che ha rischiato di far spaccare un dente a Zini. La pelle, inoltre, non era croccante e risultava difficile da tagliare. “In trattoria si mangia meglio”, hanno commentato con amarezza. Anche il dolce non ha convinto: troppo secco e senza mordente, privo di quella consistenza avvolgente che ci si aspetterebbe in un locale di questo livello. D’altro canto, alcuni piatti hanno soddisfatto il palato dei due ospiti, come la cacio e pepe, descritta come “molto buona e cremosa”.
Il conto: 100 euro a persona da Alessandro Borghese a Milano, ma ne vale la pena?
I due influencer hanno ammesso di aver mangiato tanto, ma il prezzo finale – 100 euro a testa – non è stato ritenuto adeguato alla qualità dell’esperienza. Nonostante il nome e l’attesa che circonda un ristorante firmato Borghese, il rapporto qualità-prezzo non ha soddisfatto le loro aspettative. Zini e il suo amico ci hanno tenuto a sottolineare che la loro recensione è stata onesta e basata esclusivamente sulla loro esperienza diretta. Hanno anche ribadito di nutrire molta stima nei confronti dello chef e del suo lavoro, ma questo non li ha esentati dall’essere critici di fronte a una cena che non ha rispettato le loro aspettative.
Oltre al cibo, anche il servizio: Alessio non ha gradito l’invadenza di un cameriere che lo ha incalzato durante la consumazione di un piatto: “mangialo in fretta, sennò si fredda”. L’intera recensione, con tanto di video, è stata pubblicata sui loro canali social e la lasciamo qui per poter godere dell’intera esperienza. Un acceso dibattito si è scatenato nei commenti tra chi difende a spada tratta Borghese e chi, invece, concorda con la loro delusione e li reputa onesti e sinceri. Che si tratti di un episodio isolato o di un problema strutturale? Il dibattito resta aperto.
