La nostra intervista esclusiva a Gloria Radulescu, la dolce e sensibile Marta ne Il Paradiso delle Signore.
Una parola di conforto per ogni amico e collega, tanta voglia di amare, ma soprattutto di essere amata e una vicinanza viscerale alla sua famiglia: questa è Marta Guarnieri, uno dei personaggi più amati e seguiti de Il Paradiso delle Signore. Una stagione importante e fondamentale per lei. Ma qual è la vera anima della sua meravigliosa interprete? Le parole di Gloria Radulescu in esclusiva a L’Architetto.
-Come è stato tornare dopo anni sul set, ritrovare i colleghi di una volta e lavorare con le nuove leve?
Tornare sul set de Il Paradiso è un po’ come tornare a casa. Conosci le abitudini dei tuoi colleghi come fossero fratelli: chi vuole provare la scena tante volte, chi ama improvvisare, chi vuole restare in silenzio prima del ciak e chi, invece, canta e gioca per allentare la tensione. È bello ritrovare ciò che conosci, così come scoprire cosa è cambiato. Tra di noi c’è un’armonia piacevole, c’è ascolto, c’è rispetto. E non intendo solo con i colleghi, ma con tutta la troupe. È qualcosa di raro, è pura magia. Lavorare con i nuovi arrivati è stato stimolante. Ho imparato tanto da loro ed è nata subito una bella complicità, sia sul set che fuori.
-Puoi anticiparci qualcosa sul gran finale? Senza troppi spoiler o dettagli, Marta riuscirà a trovare quella felicità di cui, troppe volte l’hanno privata?
Per Marta sarà un finale pieno di emozioni. Quello che in cuor suo desiderava realizzare con Vittorio sembra finalmente vedere la luce con Enrico, pur avendo dovuto attraversare una strada un po’ tortuosa. Ne vedrete ancora delle belle prima dell’ultima puntata.

Il Paradiso delle Signore, intervista a Gloria Radulescu: “Il mio rapporto con Alessandro Tersigni”
-Come è stato per Gloria (nei panni di Marta) voltare pagina lasciandosi alle spalle una storia tanto amata come quella con Vittorio?
Secondo me, noi occidentali dobbiamo abituarci all’idea della fine come un nuovo inizio. Per come la vedo io, nulla finisce davvero: nel cuore restano i ricordi e la gratitudine per il tempo trascorso l’uno accanto all’altro. Le persone si incontrano per una ragione, si attraggono per qualche motivo, crescono insieme, si fondono nei rispettivi mondi e, se arriva il momento di salutarsi, spero che lo si faccia sempre con amore e gentilezza. Marta forse vedeva in Vittorio la possibilità di raggiungere la sua indipendenza. Per lei è stato più un modello da seguire, un trampolino, colui che le ha permesso di cambiare la sua storia e quella di tante donne. Sono certo che lo abbia amato e altrettanto certo che l’impossibilità di avere figli con lui l’abbia destabilizzata emotivamente. Per questo decide di partire per l’America, dedicandosi solo ed unicamente al lavoro. Una volta rientrata a Milano, sperava che le cose riprendessero dal punto in cui erano rimasti sospese. Ma la vita va avanti, e per fortuna direi! Decidere di aiutare Vittorio a scappare con Matilde credo sia stata la scelta più bella che gli sceneggiatori scrivere, perché amare è anche lasciare andare.
-Manca Alessandro Tersigni sul set? Siete rimasti in contatto?
Alessandro manca tanto sul set. Manca il suo carisma, il suo sorriso, le canzoni che ci cantava a squarciagola al mattino nei reparti. Siamo in contatto e siamo in buonissimi rapporti.
Gloria Radulescu in esclusiva: “Io e Thomas Santu improvvisiamo spesso sul set”
-Pensi che per Marta sia meglio la favola con Vittorio, oppure, la nuova complicità con Enrico? Come ti trovi sul set con Thomas Santu?
Come dicevo prima, la vita va avanti. Quindi evviva la complicità con Enrico, evviva questa nuova tela bianca tutta da dipingere. Con Thomas si ride tanto, ma talmente tanto che prima di ogni ciak ho bisogno di dieci minuti per riprendermi e ritrovare la concentrazione. È un collega fenomenale, in ascolto assoluto. Ci piace improvvisare sul set e questo ha creato tra noi una fantastica complicità, una sinergia unica. Ho legato tanto con lui.
-Cos’è per te il Paradiso?
Il Paradiso, per me, è seguire il mio sentire, la mia bussola interna. Vale a dire fare ciò che amo: viaggiare, scoprire, scrivere, leggere, saper mettere confini, saper dire di no, trascorrere il tempo con la mia famiglia e con gli amici. Il Paradiso, per me, è vivere questa vita ed esserne grata ogni giorno, per il semplice fatto di potermi svegliare e vedere il cielo.
