L’ultima decisione dei vertici Rai sul futuro di Ora o Mai Più su Rai 1, indigna e non convince per un motivo in particolare.
Una notizia che lascia l’amaro in bocca. Ora o Mai Più, il rilancio dello show che fu di Amadeus per due edizioni anni fa, è stato rilanciato su Rai 1 con una nuova giuria e un cast inedito, con la conduzione di Marco Liorni. Ascolti decisamente sotto le aspettative, con una differenza abissale rispetto a C’è Posta per Te, il colosso Mediaset che non schioda dalla collocazione di sabato.
Oltre al dominio incontrastato del people show condotto da Maria De Filippi, ci sono state delle pecche che secondo i telespettatori, non hanno convinto: dai giudizi spesso ingiusti, alla messa in onda ritenuta troppo piatta e ripetitiva. Stessa cosa per la conduzione, con Marco Liorni che ha risposo con educazione e professionalità, restando sul suo stile educato e politicamente corretto. I bassi ascolti e i pochi consensi hanno portato l’azienda a una decisione drastica. Per ridurre i costi le ultime due puntate verranno registrate, rendendo impossibile il voto da casa.
Ora o Mai Più: critiche dopo le registrazioni, cosa temono i telespettatori
Inutile ribadire come questa brusca manovra, lasci decisamente l’amaro in bocca. I fan e telespettatori che hanno seguito l’andamento della trasmissione, votando e facendo il tifo per i concorrenti, non avranno più la possibilità di esprimere un giudizio. Toccherà infatti al pubblico in studio, che con un meccanismo elettronico decreterà il vincitore. C’è addirittura chi, in queste ore, ha definito tale mossa una strategia per far vincere qualcuno che non sia Pierdavide Carone, l’assoluto favorito.

Sicuramente sostenere dei costi così tanto elevati, per uno show che ha continuato nelle scorse settimane a portare dei risultati assolutamente insufficienti per il sabato sera, non era più possibile per i vertici. C’è da comprendere anche il sentiment popolare. Chi ha votato e tifato non potrà in nessun modo sostenere i propri beniamini in vista della finalissima. Il senso del programma è anche questo in fondo: riavvicinare pubblico intiepidito, ma anche le nuove generazioni agli artisti in gara che cercano un’altra possibilità di riaffermazione nel mondo della musica. Siamo sicuri del fatto che non ci sia alcuna strategia losca dietro questa decisione, con l’intento di manipolare i voti in studio, ma solo la volontà di salvare il salvabile. D’altronde, non ci resta che capire chi effettivamente trionferà, per trarre le dovute conclusioni alla fine.
