Il Paradiso delle Signore, Filippo Scarafia in esclusiva: “Sfide all’orizzonte per Roberto”

La nostra intervista esclusiva a uno dei volti più amati che ogni giorno, ritroviamo negli episodi de Il Paradiso delle Signore: Filippo Scarafia è il direttore creativo dell’atelier, Roberto Landi. 

Roberto e Filippo, si somigliano in qualche modo?

“Se questa domanda mi fosse stata fatta qualche anno fa, avrei detto poco. Ad oggi, direi che ci siamo aiutati a vicenda. Roberto è un personaggio molto paziente: è l’amico che tutti vorrebbero. Sono anche io un ottimo amico. A volte però, sono meno paziente di lui, ma per una questione caratteriale. La pazienza di Roberto è nella sua natura: è consapevole che le cose cambieranno prima o poi, deve avere calma e questo lo porta anche ad aspettare. Filippo è molto più impulsivo, ma negli anni, ho assorbito parecchio da lui”.

Dunque, ti è accaduto qualcosa di molto naturale quando si tratta del mestiere dell’attore

“Credo che anche quando s’interpreta un personaggio negativo, si può imparare tanto anche dalle profondità più oscure. Tendiamo sempre a essere puri e cristallini, ma tutti abbiamo dei pensieri che non vogliamo mai ascoltare. Il mestiere dell’attore è andare a scandagliare quel tipo di pensiero, capire cosa si prova: è terribile, però alla fine, questo è il nostro lavoro. L’importante è uscire da ogni pensiero drammatico e negativo quando parte lo ‘stop'”.

Hai mai avuto difficoltà sul set, magari per qualche scena o con qualche collega?

“No, sono sincero. Questo anche grazie alle persone con cui lavoro, estremamente professionali e che ti mettono a tuo agio sempre. Baciare un uomo, essendo io eterosessuale, ha creato dei pensieri, ma semplicemente per una questione di abitudine, di contatto fisico, che è differente dal mio solito. Sono però assolutamente a mio agio con Roberto, siccome l’amore si può esprimere in centomila declinazioni e no, non ho mai avvertito la minima difficoltà”.

il paradiso delle signore
Filippo Scarafia: da Il Paradiso delle Signore a Don Matteo 14

Il Paradiso delle Signore: Filippo Scarafia su Alessandro Tersigni e l’esperienza in Don Matteo 14

Come è stato affrontare l’uscita di scena di Vittorio, ovvero Alessandro Tersigni dalla serie?

“Con Alessandro ci sentiamo quasi tutti i giorni, siamo amici. Sul set per me significava una spalla certa con cui potermi svagare anche tra le cose più drammatiche. Uno spettro gigantesco di variabili dalle quali attingere in un contesto del genere: questo è impagabile. A volte ci sentivamo dopo cena per studiare delle scene da girare il giorno dopo: la nostra capacità di anticiparci, la nostra complicità; è qualcosa che non ha prezzo. Per sostituirlo nella trama ci sono volute tre persone: Marcello, Marta ed io. Una figura talmente tanto importante che manca, ma c’è sempre”.

Come si evolverà la trama in relazione al tuo personaggio?

“Dal punto di vista sentimentale, dopo l’addio di Mario, la situazione è quella che è. A livello professionale ci saranno delle battaglie importanti: una serie di scontri anche divertenti, che racconteranno molto della moda di quegli anni. Roberto diventerà quasi un pigmalione per uno dei personaggi: lo aiuterà a capire sé stesso, ma anche chi ha intorno”.

Secondo te, qual è il vero segreto del grande successo del Paradiso?

“Il merito è di noi tutti: il lavoro della regia, degli attori, che ogni giorno s’impegnano per il Paradiso. Quello che ho capito negli anni, è che la serie racconta l’Italia. Quei personaggi ricostruiscono un pezzo di storia attraverso la vita di persone che potremmo tranquillamente essere noi stessi, un domani”.

Come è stata invece, l’esperienza sul set di Don Matteo 14?

“Sono entrato sul set quando tutto era già avviato. C’era un’atmosfera molto serena e distesa: mi hanno accolto come uno di casa. L’unica ‘pecca’ è stato Nino Fassica, la mia kryptonite. Non riesco a non ridere con lui vicino: è stato meraviglioso ed è una persona di una generosità spaventosa. Ti dà tantissimo: è stata un’esperienza super positiva e mi sono divertito un sacco”.

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