Natale in Casa Cupiello di Vincenzo Salemme divide il pubblico: ecco cosa non è piaciuto della trasposizione su Rai 1.
Ieri sera su Rai 1 è andata in onda la trasposizione teatrale di Natale in Casa Cupiello di Vincenzo Salemme, un evento che ha attirato l’attenzione di milioni di spettatori. L’opera, uno dei capolavori più amati di Eduardo De Filippo, rappresenta una pietra miliare della tradizione teatrale italiana e un simbolo delle festività natalizie. Tuttavia, l’adattamento di Salemme non è stato accolto con unanimità di consensi: il pubblico si è diviso, in particolare sui social, dove molti hanno espresso il loro disappunto per alcune scelte stilistiche. Scritta nel 1931, Natale in Casa Cupiello racconta la storia della famiglia Cupiello, con il protagonista Lucariello ossessionato dalla preparazione del presepe e dalle tradizioni natalizie.
Tuttavia, sotto la superficie delle festività, emergono tensioni familiari, conflitti irrisolti e momenti di profonda riflessione sul rapporto tra i membri della famiglia. Tra comicità e dramma, l’opera tocca corde universali, rappresentando le complessità dei legami familiari con una delicatezza unica. Non è solo una commedia, ma un’occasione per riflettere sul senso del Natale, sulla famiglia e sull’importanza di trovare un equilibrio tra tradizione e realtà. Eduardo De Filippo ha saputo trasformare una semplice vicenda familiare in un capolavoro che risuona ancora oggi nel cuore degli italiani.
L’adattamento di Vincenzo Salemme divide: il suo Natale in Casa Cupiello poco ‘drammatico’
L’interpretazione di Vincenzo Salemme si è distinta per il suo approccio personale e originale, introducendo elementi comici che non erano presenti nella versione originale di De Filippo. Salemme ha scelto di rielaborare alcuni momenti drammatici, inserendo ironia e leggerezza che, sebbene coerenti con il suo stile teatrale, hanno fatto storcere il naso a molti fan dell’opera originale. Su X (ex Twitter), il pubblico si è espresso con opinioni contrastanti. In particolare, i momenti più commoventi della commedia originale, come il finale struggente, in cui Lucariello si ritrova a fare i conti con le sue illusioni, sono stati rielaborati in chiave comica, smorzandone l’intensità drammatica. Alcuni spettatori hanno considerato questa scelta una mancanza di rispetto nei confronti dell’opera originale, giudicando eccessiva la comicità in scene che avrebbero dovuto suscitare emozioni più profonde.

Altri, però, hanno apprezzato la capacità di Salemme di rendere l’opera più accessibile e moderna, puntando su un linguaggio teatrale più vicino alla sensibilità contemporanea. C’è addirittura chi lo ha definito l’unico e solo erede di Eduardo. L’adattamento di Salemme ha certamente portato una nuova luce su Natale in Casa Cupiello, offrendo un’interpretazione che, pur divisiva, ha generato dibattito e interesse attorno a un’opera intramontabile. Tra fedeltà alla tradizione e innovazione, il pubblico ha comunque potuto riscoprire il fascino di una delle commedie più iconiche del Natale italiano.
