Joker: Folie à Deux, recensione no spoiler: flop già scritto, ci sono almeno tre motivi

Joker: Folie à Deux. Perché il film con Joaquin Phoenix e Lady Gaga, non è all’altezza del primo capitolo.

Il sequel di Joker con Joaquin Phoenix (Premio Oscar per il miglior attore nella suddetta pellicola), uscito nelle sale nel 2019, è pronto a regalarci il secondo capitolo di questa affascinante e tenebrosa storia. Lo scorso mercoledì 2 ottobre è arrivato al cinema Joker: Folie à Deux, con protagonista sempre Phoenix e un’Harley Queen d’eccezione: Lady Gaga. I due sono stati a Venezia nell’ultima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica per presentare la pellicola, attesissima ormai da mesi.

La presenza della cantante, che ha recentemente anche pubblicato un album con i brani che le vedremo e sentiremo cantare nel film, è ovviamente una componente che ha portato il taglio di questa storia a modificarsi notevolmente. Dai primi trailer si capisce come saranno presenti delle parti diverse dal precedente lavoro, con canzoni e coreografie che vedranno i due catapultarsi nel loro mondo, cercando di farlo arrivare il più possibile al pubblico. Ci riusciranno? Dopo una prima visione ci sentiamo di spiegarvi nel dettaglio perché per almeno tre difetti lampanti, questa pellicola non è assolutamente all’altezza della precedente (Gaga, perdonaci).

Joker: Folie à Deux: i tre motivi per cui la pellicola è già un flop

L’interpretazione di Joaquin Phoenix si riconferma ancora una volta sensazionale. L’attore è un vero e proprio mostro di bravura. Il suo Joker (ma anche il suo Arthur Fleck) sono profondi e reali tanto da bucare lo schermo e colpire nell’animo chi li guarda. Purtroppo però, seppur si tratti di qualcosa di notevole e per niente riduttivo, non basta a elevare questa pellicola. Sono due ore a tratti molto lente, con una serie di scene che sembra non solo si ripetano più volte nel corso della proiezione, ma che non dicono nulla di effettivamente concreto all’interno della trama. I dialoghi tra i personaggi appaiono come lunghi, troppo lunghi e a tratti anche di difficile comprensione. Joker inoltre, il fulcro che dà il titolo a tutto il progetto, sembra non esistere più.

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Lady Gaga nei panni di Harley Quinn

Se nel primo film tutta la sua rabbia e disperazione sono state il filo conduttore della storia, qui passano nettamente in secondo, se non ultimo piano. Joker 2 entra molto nella mente di Arthur, questo complesso e stupefacente personaggio, ma questa introspezione profonda e totale, non permette a Joker di uscire fuori: nessuna esplosione come quella vista nel finale del film precedente. Veniamo alla vera novità: la parte musicale introdotta con l’arrivo di Lady Gaga, la sua Harley Quinn. In scene dove la tensione è altissima, le canzoni cantate e ballate sembra quasi spezzino quell’adrenalina e la voglia di proseguire con il racconto.

La cosa però più ‘triste’, è il fatto che non sono affatto hit (come nel caso di A Star is Born), ma brani assolutamente dimenticabili. Ultimo motivo, ma non per importanza, Harley Quinn appunto. Dimenticate quella di Margot Robbie in Suicide Squad: qui vedrete Lady Gaga e un personaggio costruito su misura per l’acclamatissima popstar. La domanda che ci poniamo a questo punto è: serviva davvero includere la presenza di Gaga e la sua arte come cantante e performer in un film che avrebbe potuto benissimo essere un capolavoro con solo Phoenix come protagonista? Per molti un flop già scritto.

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