Su RaiPlay la serie che smonta l'Italia più ipocrita e furba: Zalone approverebbe senza alcuna riserva

Su RaiPlay c'è una serie che Checco Zalone approverebbe alla grande: Liberi tutti è una visione imperdibile dopo Buen Camino.

Liberi tutti racconta la vicenda di un avvocato "furbetto" che si ritrova in un cohousing ecologista. Una comedy corale del 2019 che, sicuramente, Checco Zalone approverebbe. La serie affronti temi importanti con sarcasmo e ironia: cerca di strappare un sorriso, anche se amaro che caratterizza da anni anche la comicità di Zalone. A crearla sono stati Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, gli stessi autori della fortunata e amatissima Boris. Liberi tutti è una produzione targata RaiPlay, poi in onda in televisione con 12 episodi da circa 30 minuti l'uno. Il protagonista è Michele Venturi e a interpretarlo è Giorgio Tirabassi.

Un avvocato d'affari cinico e spregiudicato che viene arrestato per traffici milionari e portato agli arresti domiciliari nel Nido, un cohousing a Roma animato da ecologisti e progressisti. Il fulcro della serie è proprio questa contrapposizione: da un lato il cinismo e la competizione di Michele, dall'altro l'ideologia comunitaria di condivisione e sostenibilità. La comicità sta proprio in un confronto impossibile, graffiante e disilluso. Un mix irresistibile che parla la lingua di Zalone. Come nei suoi film, il protagonista non è un eroe, ma un arrivista con un cinismo enorme usato per mettere a nudo ipocrisie e truffe del sistema Italia. Nessuno viene santificato: la serie prende in giro entrambe le fazioni, con una satira che colpisce tutti e due gli estremi dell'italiano medio.

Liberi tutti su RaiPlay: guardala se ami Checco Zalone (che approverebbe alla grande)

Un uomo che Checco Zalone interpreterebbe, magari nel suo nuovo film dopo Buen Camino: un tipo “becero” che sbarca in un contesto nuovo, dove i suoi piani falliscono alla grande. Liberi tutti mette l'avvocato squalo di fronte a una realtà che ribalta ogni sua certezza: è questa la forza della serie. Zalone l'approverebbe senza dubbio per tre caratteristiche principali: l'italiano furbo che crede di essere più sveglio di tutti. Viene smontato però senza appello quando crede di farla franca, fin quando poi si ritrova incastrato nelle sue stesse trame. Poi, per la rappresentazione di una comunità che prende in giro il politicamente corretto: tutto questo è bersaglio ricorrente nella filmografia zaloniana.

checco zalone
Giorgio Tirabassi in Liberi tutti

Il tono da commedia popolare dietro l'apparente leggerezza riesce a raccontare problemi concreti. Soldi, case sequestrate, rogne legali e convivenza forzata appaiono con un linguaggio accessibile, ma brillante. Se la carriera di Zalone è una lunga serie di “italiani medi” messi davanti alle loro contraddizioni e alle loro ipocrisie, Liberi tutti fa lo stesso gioco. La differenza è che sposta il campo di battaglia dalla periferia italiana alla bolla del cohousing eco-progressista. Se vi va di ridere (e riflettere) su questo spaccato di società italiana così colorito e caotico, la serie vi aspetta su RaiPlay. Zalone, da bravo spettatore, di sicuro la approverebbe.

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